SOBRIETA’ E LABORIOSITA’: COSI ANGELA MERKEL SI E’ RIPRESA LA GERMANIA
INCARNA IL TEDESCO INTEGRO PERCHE’ IN LEI L’ABITO FA IL MONACO
«Stick with Mutti», stai con la mamma, aveva esortato perfino l’Economist, sull’ultimo numero in cui tifava esplicitamente per Merkel.
E i tedeschi così hanno fatto, regalando alla cancelliera uscente, e dopo due mandati, un plebiscito che la porta alla soglia della maggiornaza assoluta.
Nel 2009 il suo partito, l’unione Cdu/Csu, aveva preso il 33,8% dei voti. Oggi secondo gli exit poll, arriva al 42,3%.
Quasi dieci punti in più, e il merito è tutto suo.
Merkel incarna il tedesco integro, il tedesco delle piccole virtù: lealtà , sobrietà , modestia, laboriosità , preparazione, serietà .
In lei, l’abito fa il monaco.
Come la Regina Elisabetta, è immediatamente riconoscibile. Non tentenna nel look come Hillary Clinton. Quando è stata eletta la prima volta, ha affrontato il problema in modo scientifico.
Ha chiamato tre stiliste e con loro ha concordato una divisa, poi declinata secondo le ore del giorno e le occasioni.
La base è sempre la stessa: pantaloni scuri, giacca, girocollo in pietre dure. Scarpe larghe con tacco basso. Niente di costoso.
Ha avuto poi la fortuna di sposare l’uomo giusto non solo per lei come donna, ma pure per lei come politica.
Un uomo che non le crea nessun conflitto di interessi – è uno stimatissimo professore di chimica quantica – ed è sufficientemente sicuro di sè da reggere una moglie così importante e seguire il programma delle signore nei vertici internazionali.
Questa è l’immagine che la Merkel dà di sè, e che corrisponde ai fatti.
Non usa il potere per apparire, ma per fare ciò che ritiene giusto. Questo è ciò che di lei piace. D’altronde, la Germania sta benissimo di salute. Perchè avrebbe dovuto rischiare un cambiamento?
Molti accusano Merkel di non avere ideologie, di navigare a vista, di pescare opportunisticamente nei programmi degli altri partiti, “derubandoli” del loro elettorato.
Certo, l’inversione a U sulle centrali atomiche dopo il disastro di Fukushima – da una legge per prolungare la durata delle centrali a una per uscire dall’atomo entro gli Anni 2020 – ha prosciugato i Verdi.
E ci sono tanti altri esempi.
Ma è anche vero che lei, da scienziata qual è, ha un approccio totalmente diverso dai politici tradizionali.
Lei guarda un problema e cerca la soluzione più ragionevole, analizzando e scartando tutte le possibili opzioni.
Così ha fatto con l’euro e con gli aiuti ai Paesi del sud Europa in difficoltà . La Germania ha guadagnato moltissimo dalle crisi altrui, e i tedeschi l’hanno capito, tant’è che il partito euroscettico, l’outsider AfD,non entra in Parlamento.
La Germania si conferma europeista, non mette in discussione nè la moneta nè il soccorso ai più deboli.
Certo, Merkel ha detto in campagna elettorale che non accetterà mai gli eurobond, e così farà .
E non accetterà neanche un indebolimento del rigore da parte di chi chiede, perchè per lei – come per i tedeschi che non dimentichiamolo, sono in maggiornaza luterani – la responsabilità perrsonale è un valore non negoziabile.
E chi chiede deve anche dare.
Non dovremo aspettare molto per sapere come sarà il prossimo governo.
Ci aiuterà , a patto che ci “tedeschizziamo” almeno un pochino.
Marina Verna
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