SONDAGGIO IXE’: IL PD AL 27,9% AGGANCIA IL M5S AL 28,2%
RENZI TRAINA, GRILLO AFFOSSA: ANCORA UN PAIO DI INTERVISTE DI MAIO E IL SORPASSO E’ GARANTITO… E SALVINI PERDE UN ALTRO 0,2%: TRA POCO IN STAZIONE CENTRALE CI ANDRA’ LUI CON LA VALIGIA DI CARTONE PER EMIGRARE
Le primarie fanno bene al Pd, ma le cazzate fanno male al M5S.
Dopo un periodo di “depressione”, con un dato ingessato da settimane dopo il crollo post-referendum, il Partito democratico si riprende nei sondaggi e torna nelle vicinanze dei Cinquestelle. Lo dice il sondaggio di Ixè per Agorà , che attribuisce al Pd il 27,9 per cento con un aumento dello 0,8%.
Chiaro il contributo delle primarie che hanno rinvigorito anche la visibilità del partito che da un paio di mesi era senza segretario.
Nel frattempo la tendenza è opposta per il M5s che cala al 28,2% che paga la posizione sulle Ong e sui vaccini.
Continuano i problemi, invece, per il centrodestra: più Matteo Salvini strilla sui temi dell’immigrazione e più perde voti: in una settimana un altro 0,2% ( e arretra al 12,2%).
Cala dello 0,1% anche Forza Italia al 13,1%, ferma Fdi al 4,9%.
Quanto ai partiti più piccoli, per Index restano sotto la soglia di sbarramento sia Sinistra Italiana che Alternativa Popolare di Angelino Alfano (che però per Ixè è sopra al 3).
Nel centrosinistra, oltre al Pd, sarebbe rappresentato in Parlamento solo Mdp, leggermente in calo rispetto alla scorsa settimana.
Rimanendo sui quesiti politici, Index ha anche chiesto alle persone intervistate quale alleanza preferirebbero, peraltro in un quadro in cui dalla polarizzazione estrema si è arrivati quasi alla polverizzazione, nel senso che i simpatizzanti di ogni partito hanno difficoltà a “accettare” le altre forze politiche, anche di area politica vicina.
Quindi a stento si supera il 30 per cento di persone che preferirebbero un’alleanza Pd-sinistra (che poi sarebbe il vecchio centrosinistra), un quarto di elettori di converso scelgono le larghe intese (Pd-Fi), c’è un 22 per cento sognatore che vorrebbe un patto Pd-M5s, mentre un’alleanza “anti-sistema” (M5s-Lega-Fdi) raccoglie solo il 20 per cento di preferenze.
Per Ixè sale di un punto, dal 31 per al 32 per cento, la fiducia nel presidente del Consiglio Paolo Gentiloni mentre Matteo Renzi raggiunge il 30 (+1).
Il governo, invece, raggiunge il 29 per cento di fiducia.
Da notare anche la percezione sulla collocazione politica del Pd a guida Renzi: per il 48 per cento è di sinistra, per il 38 di centro, per il 9 di destra.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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