SULLO IUS SOLI, MINNITI COME LOTITO: “FAMO STA SCENEGGIATA”
NON SI CANCELLANO CON LA “CONCESSIONE” DELLO IUS SOLI GLI ACCORDI CRIMINALI FATTI CON LE MILIZIE LIBICHE E PAGANDO NOI I LAGER DOVE VENGONO DETENUTI ESSERI UMANI
A sentire il ministro Minniti che lanciava appassionati appelli per lo Ius Soli, mi è venuto in mente Lotito.
Non me ne vorrà il reggente degli Interni, ma proprio non ce l’ho fatta ad associarlo a Papa Bergoglio o Martin Luther King, come campione della difesa dei diritti umani e civili.
Gli accordi con la Libia, che altro non sono che la prosecuzione, più raffinata, organizzata, burocraticamente avanzata, del patto che l’allora premier Berlusconi fece con il suo amico Gheddafi perchè gli togliesse dai piedi la noia dei migranti che giungevano a Lampedusa, non sono cancellabili dal bel gesto della “concessione” dello Ius soli.
Che intendiamoci, è una legge sacrosanta, ed è già intollerabile il fatto che si mercanteggi su di essa, subordinandola a meri calcoli elettorali.
Ma non è barattabile, in primis sul piano delle coscienze, con uno scempio come i lager pagati da noi in Libia.
Alcuni amici mi dicono che tanto, gli stupri, le uccisioni, le torture, avvenivano lo stesso in quell’inferno a poco distante da noi. Ma questo non è un buon motivo per trasformare un crimine contro l’umanità in qualcosa di legale e razionalmente organizzato dal governo italiano e dall’Unione Europea.
Altre volte nella storia la razionalità burocratica ha accompagnato fatti atroci, che avevano sempre a che fare con l’eliminazione della vita, resa nuda dalla spogliazione totale dei diritti.
In Libia abbiamo ricostruito, trattando con milizie di criminali, una frontiera letale, per diminuire gli arrivi di donne, uomini e bambini vivi sulle nostre coste.
Allora, per essere credibile quando si lancia in battaglie a favore dei diritti, Minniti dovrebbe premettere che quegli accordi scandalosi sono stati un errore, anche al di là delle torture e delle uccisioni, perchè comunque noi, italia ed Europa, stiamo facendo incarcerare in Libia esseri umani che non hanno commesso alcun reato, che sono rinchiusi solo perchè si muovono cercando disperatamente di sopravvivere.
Il Ministro dovrebbe ammettere che la soluzione di civiltà non sono i lager extraterritoriali, ma i corridoi umanitari, i visti d’ingresso legali, il prendersi cura di una umanità che anche noi abbiamo contribuito a trasformare in “dead men walking”.
Non si combattono i trafficanti di esseri umani arruolandoli come guardie di frontiera. Altrimenti, quando Minniti parla di Ius Soli sembra Lotito: “Famo sta sceneggiata”.
(da “Huffingtonpost”)
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