TORINO SOTTO ASSEDIO TRA STRADE BLOCCATE E SUPERMARKET CHIUSI, STANOTTE LA POLIZIA HA SGOMBERATO IL BLOCCO AI MERCATI GENERALI
“SE LETTA OTTERRà€ LA FIDUCIA, FAREMO IL FINIMONDO”… VERTICE IN PREFETTURA PER INDIVIDUARE I MANIFESTANTI CHE MINACCIANO I COMMERCIANTI
Nel secondo giorno d’assedio, i forconi di Torino hanno stretto il palazzo del Consiglio regionale del Piemonte e obbligato i negozi a chiudere ancora una volta. Dopo i disordini di lunedì sotto la sede della giunta di Roberto Cota, con lanci di pietre e bombe carte, ieri mattina alcuni manifestanti si sono ritrovati sotto Palazzo Lascaris, dove a protestare c’erano anche alcuni metalmeccanici della Fiom.
Davanti al palazzo dei 43 consiglieri indagati per le “spese pazze” ci sono stati momenti di tensione tra i due gruppi, divisi da un cordone di polizia.
Da una parte i forconi intonavano l’inno nazionale, dall’altra le tute blu rispondevano con “Bella ciao”.
Per tutta la giornata il traffico è stato in tilt negli snodi principali della città per i blocchi stradali, i mercati rionali sono rimasti chiusi e molti supermercati avevano le serrande abbassate per prevenire inconvenienti, viste le proteste contro la grande distribuzione che non ha aderito allo sciopero.
In alcuni casi sono dovuti intervenire i carabinieri. Il negozio di Eataly in centro città è stato fatto chiudere due volte lunedì, perchè alcuni uomini dal volto coperto e armati di spranghe hanno minacciato la security.
A Nichelino un assicuratore è stato picchiato ed è stato ricoverato in ospedale. In alcune zone della città i negozianti hanno ricevuto avvertimenti affinchè tenessero chiusi i loro esercizi, oppure sono stati costretti a chiudere dai manifestanti di passaggio.
“Sono inacettabili le minacce a commercianti per far chiudere le attività commerciali”, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Proprio per far fronte alle minacce ieri pomeriggio il procuratore aggiunto Paolo Borgna insieme a due sostituti (Andrea Padalino e Antonio Rinaudo) hanno incontrato i vertici dell’Ascom per instaurare una collaborazione e invitare i commercianti a denunciare i soprusi. “Condividiamo in parte le ragioni della protesta — aveva dichiarato lunedì la presidente dell’Ascom provinciale, Maria Luisa Coppa — ma non violenza e minacce”.
Poche ore dopo in prefettura si è riunito il comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico: “Abbiamo chiesto rinforzi”, ha detto il prefetto di Torino, Paola Basilone, dopo l’incontro col questore Antonio Cufalo, il sindaco Piero Fassino, i primi cittadini dei comuni della cintura, il presidente della Provincia Antonio Saitta e il procuratore capo Giancarlo Caselli.
Lunedì era apparsa chiaramente la difficoltà delle forze dell’ordine nel contenere la violenza. “Non è stato sottovalutato nulla, perchè nessuno immaginava una cosa del genere” , ha affermato il prefetto, mentre il questore ha aggiunto che “non c’è stata nessuna sottovalutazione, i nostri uomini si sono trovati a bissare i turni cercando di contrastare una situazione complessa e improvvisa”.
Al termine della seconda giornata otto manifestanti sono stati denunciati, quattro per interruzione di pubblico servizio e altri quattro per violenza privata. Un manifestante è stato fermato dalla polizia e portato in questura dopo che aveva fatto esplodere una bomba carta vicino alla stazione Porta Nuova. E già tuonano nuove minacce: “Se Letta otterrà la fiducia, faremo il finimondo”.
Lo leggo dopo
Al terzo giorno della protesta dei “forconi”, la polizia cambia registro. All’alba di stamane, agenti in tenuta antisommossa hanno sgomerato il Caat di Grugliasco, cioè i mercati generali di Torino, per consentire a 300 camion di uscire con le derrate per negozi e supermercati.
Non ci sono stati tafferugli con i duecento manifestanti. Rimosso anche il blocco che i manifestanti avevano istituito sin da lunedì mattina in piazza Derna.
Ora i manifestanti si limitano a consegnare volantini ma senza impedire la circolazione. Blocchi confermati invece ad Avigliana e Santena.
Notizie quest’ultime che sembrano far presagire a un’altra giornata difficile in città , con proteste imprevedibili, dal centro alla periferia, capaci di paralizzare il traffico e la mobilità delle persone.
Ed è proprio questa una delle accuse più frequenti che ieri i sindaci, a cominciare da Piero Fassino, hanno sottolineato nel vertice del comitato di sicurezza pubblica con prefetto e questore convocato nel pomeriggio su richiesta proprio del sindaco di Torino. “Non si ottiene così il consenso della gente ma solo rabbia e indignazione” ha spiegato Fassino.
E proprio Fassino ha ricevuto due telefonate dal ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha promesso nuovi rinforzi per polizia e carabinieri. Nel frattempo la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti e venti manifestanti sono stati denunciati per interruzione di servizio pubblico.
Uno dei leader del movimento Andrea Zunino comunque conferma che non c’è alcuna intenzione di sospendere la protesta: “Andremo avanti a oltranza, ma in modo pacifico”. E quasi a conferma di questa linea anche oggi i quaranta mercati di Torino si presentano deserti.
La protesta continua.
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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