TOTI PERDE LA MAGGIORANZA IN REGIONE SULLE SOLITE MARCHETTE ALLA SANITA’ LOMBARDA: FDI VOTA CONTRO L’ENNESIMA NOMINA
BOCCIATA LA NOMINA DEL LUMBARD MACCARINI, CAPO DELLA SEGRETERIA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA… FINISCE 17-14, FDI VOTA CON LE OPPOSIZIONI
Prima importante spaccatura politica all’interno della maggioranza di centrodestra che governa la Regione e i tre capoluoghi Savona, Spezia e Genova.
E’ accaduto oggi in Regione, dove Fratelli d’Italia ha fatto saltare la nomina di Marzio Maccarini a membro del Consiglio dell’Istituto per la Ricerca sul Cancro.
Il motivo – secondo il Movimento 5 Stelle, primo a segnalare il caso, sta nel fatto che il partito più a destra della maggioranza mal sopporta la “colonizzazione” della sanità ligure da parte della Lombardia.
Maccarini, 47 anni, è capo della segreteria della presidenza del Consiglio regionale della Lombardia.
«Al di là del curriculum di altissimo livello, penso sia più opportuno, nell’interesse dei pazienti liguri, scegliere persone competenti che ben conoscono il territorio e le problematiche della nostra sanità , anzichè cercare fuori regione professionalità , seppur di indiscutibile valore», è il commento di Rosso, medico e presidente della commissione Sanità in Regione Liguria.
«In Liguria — continua Rosso — in ambito sanitario, abbiamo persone competenti, serie e capaci, che conoscono molto bene la situazione della sanità della nostra regione, le problematiche connesse a una popolazione anziana che deve essere seguita con la massima attenzione e sensibilità nei bisogni sanitari quotidiani. Penso che ora sia il momento di valorizzare i nostri professionisti, senza doverli cercare in altre regioni».
«La maggioranza di centrodestra – scrivono i 5 Stelle in una nota – si spacca fragorosamente in Commissione sulle nomine nella Sanità e finisce sotto per 17 a 14 sul voto per la nomina. Decisivi i voti contrari di Matteo Rosso e dell’assessore Berrino (rappresentato dallo stesso Rosso) che finalmente, dopo due anni, hanno rialzato la testa contro il fiorire di nomine di lumbard in tutti i settori regionali, Sanità in testa. Meglio tardi che mai! Dietro le dichiarazioni di facciata, la maggioranza è nel caos totale, attraversata da scissioni e correnti interne tra partiti ormai sotto gli occhi di tutti. Lo spoils system messo in atto da Toti a beneficio degli amici lumbard è scoppiato tra le mani dello stesso centrodestra. E ora si apre una crisi di governo su cui va fatta al più presto chiarezza».
Anche i consiglieri regionali Pd Raffaella Paita e Valter Ferrando danno una lettura simile a quella dei 5 Stelle sull’accaduto: «La maggioranza è andata sotto in Commissione I di fronte all’ennesima nomina lombarda in sanità . Questa volta, infatti, di fronte all’ennesima imposizione dei cugini lombardi il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Sanità Matteo Rosso si è ribellato e ha votato contro (in accordo col vicepresidente Pd Valter Ferrando, stanco di questa continua mortificazione delle competenze liguri), provocando la bocciatura del parere, visto che ai suoi voti si sono sommati quelli del Pd e del resto della minoranza. Premesso che per noi Rosso ha fatto benissimo a opporsi a questa nomina, che dimostra ancora una volta la disistima da parte di Toti e co. nei confronti delle competenze liguri (un’ossessione ai limiti del persecutorio), c’è da dire che la tanto decantata unità della maggioranza di centrodestra è evidentemente una foglia di fico, prontamente caduta dopo le elezioni amministrative di giugno. Ne vedremo delle belle».
(da “il Secolo XIX”)
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