TRA GLI UNDER 24 IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE E’ SALITO AL 24%: 400.000 HANNO PERSO IL LAVORO IN POCHI MESI
IL PREZZO DELLA CRISI LA PAGANO I PIU’ GIOVANI: SU 556.000 NUOVI DISOCCUPATI, BEN 404.000 SONO GIOVANI…..UN RAGAZZO SU QUATTRO E’ ALLA RICERCA DI UN LAVORO, PIU’ DEL TRIPLO DELLA MEDIA NAZIONALE…SITUAZIONE DRAMMATICA AL CENTROSUD… ANCHE TRA GLI UNDER 35 LA DISOCCUPAZIONE IN UN ANNO E’ SALITA DAL 7,2% al 9,2%
Sta crescendo una nuova generazione di emarginati, quella dei giovani che si sono appena affacciati al mondo del lavoro, magari con contratti di collaborazione già non più rinnovati e poche prospettive di occupazione.
La crisi sta colpendo soprattutto loro, rispetto ad altre fasce di età che possono godere di qualche tutela in più.
Secondo i dati ufficiali Istat, nel secondo semestre di quest’anno tra i 556.000 nuovi disoccupati, ben 404.000 sono i giovani.
Il tasso di disoccupazione per il segmento tra i 15 e i 24 anni è arrivato al 24%, quasi 4 punti in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Un ragazzo su quattro è alla ricerca di un lavoro, più del triplo della media nazionale che ha raggiunto il 7,4%.
Il peggioramento ha interessato in particolare i ragazzi, il cui tasso di disoccupazione è cresciuto del 4,2%, mentre quello delle loro coetanee è salito di poco più della metà (+ 2,5%).
Tra le aree più calde c’è il Mezzogiorno, dove la quota dei senza lavoro è arrivata al 35,3%, ma se si mette a confronto la media nazionale con il segmento giovanile, ci si accorge che il peggioramento più siginificativo si è manifestato nelle regioni del Centro Italia.
L’incremento è stato al Centro del 5,5% in un anno, e il rapporto tra il tasso di disoccupazione dei giovanissimi e quello nazionale è passato da 2,5 a 3,5. Altro che richiamo al posto fisso, i ragazzi non trovano più neanche quello flessibile.
Se passiamo a esaminare la fascia d’età tra i 25 e i 34 anni, vediamo che l’8,7% di loro un anno fa non aveva un impiego e ora sono passati al 10,1%. A fare i conti con la perdita del lavoro sono soprattutto i diplomati: la disoccupazione degli under 35 con un diploma è salita dal 7,2% al 9,2%.
I laureati hanno mostrato un incremento leggermente inferiore ( + 1%), quelli con una licenza media sono passati dal tasso di disoccupazione dell’ 11,2% al 12%.
Secondo il rapporto Eurispes, la maggioranza degli italiani è convinto che le misure legislatrici adottate negli ultimi dieci anni abbiano peggiorato le possibilità occupazionali dei giovani.
Ora le imprese hanno ridotto drasticamente le nuove assunzioni indirizzate a loro, hanno tagliato le collaborazioni e, quando li assumono, li impiegano in mansioni e condizioni economiche sempre meno gratificanti.
Ormai i nostri giovani sono quelli che, in tutta Europa, credono meno alla possibilità di realizzarsi nel mondo del lavoro. E non arriva alcun segnale a livello governativo per invertire una linea di tendenza che dovrebbe pur porre pesanti interrogativi sul futuro delle giovani generazioni.
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