TRA I PADRI SPIRITUALI DI AN MANCANO SOLO JO SQUILLO E KAKA’
GRAN LAVORO DEI NUOVI INTELLETTUALI DI AN IN VISTA DEL CONGRESSINO DI SCIOGLIMENTO… COME I MAGISTRATI METTONO FUORI TUTTI, AN METTE TUTTI DENTRO: NEO ASSUNTI DANTE, ALFIERI, FOSCOLO E LEOPARDI, AMENDOLA, CALAMANDREI E GOBETTI, SERGIO LEONE, FELLINI E PAVAROTTI… ALMIRANTE ESCLUSO E DONNA ASSUNTA COMMENTA “QUESTI HANNO LETTO SOLO TOPOLINO”
Neanche il tempo di dare qualche anticipazione all’agenzia di stampa sul ponderoso “documento politico” di 15 paginette che accompagnerà lo scioglimento di An al prossimo “congressino” che prevede di tirare giù la saracinesca del vecchio negozio per aprire in centro il nuovo esercizio con lustrini e pajettes, e già scoppia la polemica.
Per non sentirsi orfani, i nuovi intellettuali costituenti di An, riuniti in un coordinamento di menti eccelse, dove emergono giovani rampanti, ha infatti deciso chi devono essere considerati i “padri spirituali” della Destra italiana.
Non si sa se, come Bonolis, si sono avvalsi della giuria di qualità o del televoto, se hanno sentito il parere dell’Arcigay o delle conigliette, ma alla fine hanno deciso chi può entrare a pieno titolo nel Pantheon della nuova destra.
E come i magistrati solitamente fanno uscire tutti dalle carceri, ecco che An, fedele alla linea intransigente del “tutti dentro”, precetta una miriade di poeti e letterati e li costringe a prendere la tessera . Ecco sfilare sul palco dell’Ariston Francesco Petrarca, Leonardo da Vinci, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni ( non possono neanche più dimettersi con lettera autografa).
E ancora gli antifascisti Giovanni Amendola e Pietro Calamandrei, Benedetto Croce, Carlo Cattaneo, Piero Gobetti.
Tra i politici Tatarella e Kohl, Fini e Berlusconi ( originali direi).
E poi Federico Fellini, Sergio Leone, Luciano Pavarotti ed Enrico Mattei. Pare che, come nella migliore tradizione correntizia, ognuno avesse uno sponsor tra i colonnelli finiani, magari per sentito dire.
L’unico escluso, come per il parente povero che ci si vergogna di presentare alle cene di gala, Giorgio Almirante.
Intervistata da “il Giornale”, Donna Assunta Almirante ha messo insieme una serie di considerazioni meritevoli di pubblicizzazioni.
“Solo un anno fa facevano a botte per commemorare Almirante, ora se ne dimenticano. Giorgio a questi gli ha comprato la casa, in senso materiale: chi glieli ha fatti i contrattini da giornalisti al Secolo d’Italia? Babbo Natale? Gli ha dato la casa dove fare politica e pure quella dove dormire. Hanno un’idea delle istituzioni molto approssimativa e un senso dell’opportunismo deprimente. Se hanno messo anche Dante certo avranno avuto in mente qualche omonimo bar, non certo il sommo poeta: per tutto il tempo che li ho frequentati non ho notato passioni travolgenti per la letteratura in quel gruppo dirigente. Questi al massimo hanno letto Topolino. Il Pantheon è il sepolcro dei reali. Quindi Kohl, Berlusconi e Fini sono doppiamente abusivi. Sia perchè non sono ancora morti, almeno biologicamente, e poi perchè sono privi di sangue blu. Non li invidio: loro mummificati in vita dagli eruditi di An, Giorgio che continua a essere vivo nella memoria di tutti, senza bisogno di patenti di nessuno”.
Certo che sfugge il criterio con cui ci si è appropriati, nel redigere l’elenco dei padri spirituali, di taluni padri della patria, l’operazione ricorda molto l’analogo processo messo in atto dal Pd al momento della sua nascita.
Un guazzabuglio di nomi, tra cui Donna Assunta invita a inserire ironicamente anche Bonolis.
A questo punto ci permettiamo anche noi di suggerire due nomi importanti nel Pantheon della destra.
Il primo, in nome delle pari opportunità e dei diritti delle donne di An di fare strada nella nuova formazione è quello di Jo Squillo, con relativo inno “Siamo donne, oltre le gambe c’è di più…”.
Il secondo, in omaggio a Silvio e all’accoglienza verso gli stranieri, ben tracciata da Fini, oltre che come segnale indicativo di dove si sta rischiando di farvi andare a breve, è quello del giocatore Ricardo Kakà .
Due integrazioni di cui gli intellettuali di An confidiamo vorranno tenere conto nella stesura del documento definitivo.
Leave a Reply