ULTIME NOVITA’ SULLA MANOVRA, REDDITO DI CITTADINANZA E QUOTA 100 VERSO LO SLITTAMENTO
SI DIVIDONO LE ASSUNZIONI CLIENTELARI COME NELLA PEGGIORE PRIMA REPUBBLICA
Assunzioni nella polizia penitenziaria e all’Ispettorato del lavoro che rappresentano una risposta dei 5 Stelle al piano di Matteo Salvini per potenziare le forze dell’ordine. E poi, ancora, la trasposizione nero su bianco della battaglia portata avanti da Luigi Di Maio e cioè la scure sull’editoria: dal 2020 salteranno contributi e sgravi tariffari.
Ci sono anche tagli imponenti – pari al 30% del totale – per quelle Regioni che non si adegueranno alle norme nazionali in materia di vitalizi entro sei mesi dall’entrata in vigore della manovra.
L’ultima bozza della legge di bilancio – la cui versione definitiva è attesa in Parlamento mercoledì con un ritardo di 11 giorni – contiene numerose novità . Soprattutto – e questo è un dato politico di peso – certifica che il reddito di cittadinanza e la quota 100 saranno spostati in due provvedimenti autonomi: avranno quindi un iter differente, con un timing più lungo rispetto a quello della manovra. Scenario, questo, che apre un punto interrogativo sull’effettiva data di entrata in vigore delle due misure più care a Salvini e Luigi Di Maio.
Confermate le risorse (9 miliardi per il reddito di cittadinanza, 6,7 per il superamento della Fornero che saliranno a 7 nel 2020) che confluiranno in due Fondi, compensabili tra di loro. Le due misure saranno assegnate ad “appositi provvedimenti normativi” (disegno di legge o decreto legge) e saranno esaminate dal Parlamento dopo la manovra, il cui iter finisce tradizionalmente a ridosso di Natale.
Giornali, radio e tv: saltano i contributi e gli sgravi tariffari
Dal 2020 saltano tutti gli sgravi tariffari previsti per quotidiani e periodici, emittenti radiofoniche e radiotelevisive. Le riduzioni erano previsti da quattro leggi (la 416 del 1981, la 67 del 1987, la 223 e la 250 del 1990). Saltano anche i contributi per le imprese editrici e radiotelevisive.
Le assunzioni “targate” M5S. Anche 55 super consulenti alla Consob gialloverde
A spiegare come le assunzioni all’Ispettorato del lavoro abbiano una matrice pentastellata è la dicitura che compare nell’articolo: “L’articolo è inserito come richiesto dal viceministro Castelli nell’incontro di stamattina”.
La dotazione organica dell’Ispettorato crescerà con 300 nuove unità dal 2019: altre 300 arriveranno nel 2020 e 400 dal 2021. Anche le risorse previste per i nuovi assunti nella polizia penitenziaria rimandano a una genesi grillina dato che questo comparto dipende dal ministero della Giustizia, guidato dal pentastellato Alfonso Bonafede.
Nell’ambito del piano per risarcire i risparmiatori colpiti dalle crisi bancarie spuntano “fino a 55 assunzioni” nella Consob.
Incarichi a tempo (dal 2019 al 2023) che avranno un costo complessivo – dal 2019 al 2021 – di 4,5 milioni per ogni anno. Il riflesso politico di questa norma è che questo processo di assunzioni sarà gestito dal nuovo presidente dell’Autorità che vigila sui mercati. Presidente che sarà nominato da 5 Stelle e Lega.
La scure sulle Regioni. Tagli dei trasferimenti del 30% se non si adeguano sui vitalizi
Il tempo massimo è stato stabilito in 6 mesi dall’entrata in vigore della manovra: entro quel termine le Regioni dovranno adeguarsi alla normativa nazionale sui vitalizi, tagliando quelli del presidente e dei consiglieri. Se non lo faranno – spiega un articolo della bozza – subiranno un taglio dei trasferimenti in arrivo dallo Stato pari al 30% nel 2019. Salve, però, le risorse per sanità , trasporto pubblico locale e politiche sociali. Dal 2020 i trasferimenti saranno tagliati in modo lineare per un importo pari alla metà delle somme destinate nel 2018 ai vitalizi.
Sterilizzazione parziale dell’aumento dell’Iva nel 2020-2021: aliquote fino a 11,5% e 24,5%
Confermata lo stop dell’aumento dell’Iva nel 2019. Arrivano, invece, i particolari di quella che sarà solamente una sterilizzazione parziale per il 2020 e il 2021. Tra due anni l’aliquota agevolata passerà dal 10 all’11,5% (non salirà , quindi, al 13%). Senza ulteriori interventi di sterilizzazione, l’aliquota ordinaria salirà al 24,1% anzichè al 24,9% e dal 2021 al 24,5% anzichè al 25 per cento.
Scuola, colpo alla riforma di Renzi: stop all’ambito territoriale
Arriva una modifica di peso alla ‘Buona scuola’: stop all’ambito territoriale per la nomina dei docenti. La nomina avverrà su istituto. I docenti nominati in base all’ambito territoriale – ora abolito – erano a discrezione dei cosiddetti presidi “sceriffi”.
Il Fondo per le vittime dei crac bancari ritorna a 1,5 miliardi (in 3 anni)
Ne era nato un giallo. L’ultima bozza pone rimedio alla quantificazione effettiva della risorse che saranno erogate nei confronti dei risparmiatori danneggiati dai fallimenti delle banche. Il Fondo destinato a questo scopo ammonterà a 525 milioni l’anno per il triennio 2019-2021. Potranno accedervi gli azionisti di banche poste in liquidazione coatta amministrativa (come Veneto Banca e la Popolare di Vicenza) o in risoluzione (come Etruria, Carife, Banca Marche e CariChieti) che hanno subito un “danno ingiusto”. Il risarcimento sarà pari al 30%, nel limite massimo di 100mila euro. Corsia preferenziale per chi ha un Isee sotto i 35mila euro.
Limiti per accedere alla cedolare secca sugli affitti
Cedolare secca sugli affitti di immobili commerciali, ma con paletti. La nuova tassazione al 21%, si applicherà infatti agli immobili nella categoria catastale C1 di “superficie fino a 600 mq, escluse le pertinenze”. Rimane anche il paletto dei nuovi contratti: non si potrà applicare la cedolare se risulteranno al 15 ottobre 2018 contratti non scaduti ma interrotti anticipatamente rispetto alla scadenza naturale per gli stessi immobili.
Più risorse per i rinnovi dei contratti nella P.a.
Il Governo stanzia 4,2 miliardi per il prossimo triennio in favore del rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione. Per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico – si legge – sono stanziati 1,1 miliardi per il 2019, 1,425 nel 2020 e 1,775 miliardi nel 2020. Le risorse aumentano rispetto alla bozza precedente.
Flat tax al 15% per i professori che fanno ripetizioni e lezioni private
Alleggerimento fiscale per gli insegnanti che svolgono lezioni private o ripetizioni: le somme che incasseranno da questo lavoro saranno soggette a un’imposta del 15 per cento e non più, quindi, alle aliquote dell’Irpef, che sono in media più alte. Le norme entreranno in vigore nel 2019 e potranno beneficiare dello sconto tutti i titolari di cattedre “nelle scuole di ogni ordine e grado”. La riduzione fiscale, tuttavia, si va a inserire in un ambito dove prevale il pagamento in nero.
(da agenzie)
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