UN CASO SU CINQUE IN ITALIA E’ POSITIVO ALLA VARIANTE INGLESE
GALLI: “CI ASPETTIAMO UNA IMPENNATA DI CASI LEGATI ALLA VARIANTE”
Quasi un caso su cinque in Italia è risultato positivo alla variante inglese.
Il dato emerge dall’indagine condotta dalle Regioni, inviata al ministero e all’Istituto superiore di sanità , sui 3.600 test realizzati dal 3 e il 4 febbraio, come indicato in una circolare della scorsa settimana.
I dati mostrano variazioni, anche evidenti, tra Regioni: la variante, infatti, circola con maggiore diffusione nel centro Italia, come in Umbria, Marche, Abruzzo, Emilia e Toscana, che infatti mostrano medie più alte della media.
Attualmente, la variante non avrebbe influito sui contagi ma il timore è che, la sua maggiore capacità di diffusione, possa contribuire a un aumento dell’Rt nazionale.
Anche il direttore del dipartimento di Malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli, ha commentato il report affermando criticamente come “ci aspettiamo numerosi casi di variante inglese, diventerà probabilmente uno degli elementi dominanti di gran parte delle nuove infezioni ma non è un evento inatteso. E nonostante questo abbiamo assistito a una corsa al colore giallo”.
Per l’infettivologo, “il fatto che l’incidenza salga sulle persone positive è un indicatore di una possibile crescita a breve termine”.
Anche al Sacco si sono riscontrati “molti casi positivi collegati alla variante dopo l’epidemia scolastica a Bollate, che confina con l’ospedale”, racconta Galli precisando che ad oggi non si ha una “percezione di un abbassamento dell’età media di ricoveri, nonostante pare che questa volta non risparmi i più giovani”.
(da agenzie)
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