VERDINI RESTA A CASA, SLITTA LA DECISIONE SUL SUO RIENTRO IN CARCERE
I PRIMI DI MAGGIO COMPIRA’ 70 ANNI E IN CARCERE NON CI ANDRA’ PIU’
Continuerà a scontare la pena nella sua splendida villa di Pian dei Giullari, sulle colline di Firenze, almeno fino alla fine di aprile. E’ slittata la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma sulla proroga o meno della detenzione domiciliare di Denis Verdini, l’ex senatore di Ala condannato lo scorso 3 novembre in via definitiva per il crac del credito cooperativo fiorentino, scarcerato a fine gennaio a causa di un focolaio di Coronavirus scoppiato nel carcere romano di Rebibbia.
L’udienza è stata rinviata al 28 aprile perchè uno degli avvocati del politico toscano è risultato positivo al Coronavirus. Per Verdini si avvicina dunque la data chiave dell’8 maggio, giorno in cui compirà 70 anni e potrà chiedere di scontare il resto della pena fuori dal carcere.
Per la bancarotta del piccolo istituto di credito fiorentino il politico toscano è stato condannato in Cassazione a 6 anni e 6 mesi. Secondo le accuse usò a proprio piacimento le risorse del Credito Cooperativo Fiorentino, favorendo con finanziamenti imprudenti amici legati alla politica e costruttori, tra cui Riccardo Fusi della Btp. Una gestione dissennata che nel giro di pochi anni mise in ginocchio il credito cooperativo, commissariato nel 2010, poi dichiarato insolvente e infine assorbito da Chianti Banca
In primo grado Verdini era stato condannato a nove anni, mentre in appello, la condanna era scesa a 6 anni e 10 mesi.
A giugno l’ex senatore dovrà affrontare anche l’appello per la vicenda del crac della Società Toscana di Edizioni (società che editava il Giornale della Toscana) per cui nel settembre del 2018 il tribunale di Firenze lo aveva condannato a 5 anni e mezzo sempre per bancarotta fraudolenta.
(da agenzie)
Leave a Reply