VICENZA, SPARA DAL TERRAZZO E FERISCE OPERAIO IMMIGRATO CHE LAVORAVA SU UN PONTEGGIO
“VOLEVO PRENDERE UN PICCIONE”… ESCALATION DI COLPI CONTRO GLI STRANIERI, MA GUAI A PARLARE DI RAZZISMO
Ha sparato un colpo dal terrazzo di casa. E ha ferito un operaio che lavorava su un ponteggio. L’episodio raccontato dal Giornale di Vicenza è avvenuto ieri a Cassola, nel Vicentino.
L’uomo colpito, di origine capoverdiana, lavora per una ditta di impianti elettrici. Era a circa 7 metri di altezza, sulla pedana mobile, quando ha udito un colpo e avvertito dolore alla schiena, che ha iniziato a sanguinare, ed è stato portato all’ospedale San Bassiano.
La dinamica dell’episodio ricorda quella che ha causato il ferimento della piccola bimba nomade a Roma, che ha suscitato l’indignazione del capo dello Stato Sergio Mattarella: “L’Italia non può somigliare a un far West, questa è barbarie”.
I carabinieri sono risaliti al punto dello sparo, il terrazzo di un’abitazione privata dove sono stati rinvenuti pallini di piombo.
Nella casa sono state trovate munizioni e una carabina, dalla quale è partito il colpo che ha ferito l’operaio. Lo sparatore è stato denunciato per lesioni personali aggravate ed esplosioni pericolose. L’indagato avrebbe sostenuto di aver voluto sparare a un piccione.
L’episodio è solo l’ultimo di una serie: sono sette nell’ultimo mese e mezzo, da Forlì a Caserta, i casi di immigrati colpiti in strada con armi ad aria compressa. Il primo avvenuto a Caserta, dove due ragazzi maliani sono stati feriti da una banda al grido “Salvini, Salvini”, passando per Roma e Latina, con due stranieri colpiti mentre aspettavano il bus alla fermata.
(da agenzie)
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