19 DISSIDENTI M5S ANCHE ALLA CAMERA: “CAMBIARE IL TESTO DEL DECRETO SICUREZZA, SERVE CONFRONTO”
LA LETTERA AL CAPOGRUPPO D’UVA… INTANTO SARA’ BOCCIATO DALLA CORTE COSTITUZIONALE E I RAZZISTELLI AL GOVERNO NE RISPONDERANNO
Il decreto sicurezza e immigrazione targato Matteo Salvini rischia di spaccare il Movimento 5 Stelle anche alla Camera.
A quanto apprende l’Adnkronos da fonti parlamentari, una ventina di deputati M5S ha inviato una mail al capogruppo pentastellato Francesco D’Uva per rivendicare la possibilità di apportare modifiche al testo del dl licenziato dal Senato lo scorso 7 novembre.
La missiva, racconta una fonte, sarebbe stata sottoscritta da 19 parlamentari, per lo più alla prima legislatura.
“Nella mail – spiega all’Adnkronos un deputato – si chiede di presentare emendamenti al dl sicurezza” ma soprattutto “di aprire un tavolo di confronto interno”. Una richiesta di attenzione e considerazione da parte del direttivo, quella che arriva dai 19 deputati grillini.
Alla Camera – dove sono in corso le audizioni, in Commissione Affari Costituzionali, sul decreto sicurezza – rischia dunque di aprirsi un nuovo fronte dopo le tensioni al Senato che hanno visto protagonisti 5 esponenti M5S (Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Virginia La Mura, Matteo Mantero), i quali si sono rifiutati di partecipare al voto di fiducia al governo sul provvedimento e per questo motivo sono finiti sotto la lente di ingrandimento del collegio dei probiviri.
Il decreto rappresenta una priorità per il governo e in particolare per il ministro dell’Interno Salvini.
Anche per questo motivo, il testo viene considerato ‘chiuso’. Non ci sarebbero i tempi per rimandarlo a Palazzo Madama, in caso di modifiche. E la questione di fiducia viene considerata quasi scontata.
(da agenzie)
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