ABBIAMO PASSATO IL TRAGUARDO DEI 1.000 ARTICOLI
IN UN ANNO E MEZZO PUBBLICATI 1.052 ARTICOLI … UN UNICO PUNTO DI RIFERIMENTO: UNA DESTRA SOCIALE E POPOLARE…COME UN SITO COMBATTIVO E ONESTO DIVENTA UN VEICOLO DI IDEE E DI CONFRONTO…UNA BATTAGLIA PER LA LIBERTA’ DI CRITICA SENZA SE E SENZA MA…
Visto che ormai la soglia dei 1.000 contatti giornalieri non rappresenta più una novità per il nostro/vostro sito, oggi abbiamo deciso di festeggiare con voi un altro traguardo che pochi siti di area del centrodestra in Italia sono riusciti a tagliare vittoriosi: quello della pubblicazione di 1.052 articoli.
Nel panorama di blog che durano un paio di mesi e poi si arrendono di fronte alle difficoltà e alla pigrizia, “destradipopolo” rappresenta un’eccezione, sia per aver raggiunto ormai i 18 mesi di vita, sia per la mole di materiale elaborato, vuoi anche per i consensi che è andato via via raccogliendo, sia nell’ambiente di destra che tra gli stessi avversari politici che ci riconoscono un’impostazione che non guarda in faccia nessuno.
Nella parte sinistra del sito chiunque può infatti esaminare, suddivisi per argomenti e data di pubblicazione, il nostro archivio di articoli: riteniamo non vi sia stato un problema di attualità che non abbiamo trattato, cercando di analizzarlo criticamente e senza paraocchi ideologici, talvolta anticipando persino i media nazionali.
Non è più tempo delle divisioni formali, ma neanche quello delle veline filogovernative.
Certo, qualche lettore del centrodestra forse preferirebbe talvolta che elevassimo peana quotidiani a favore del governo in carica, ma riteniamo che il compito dell’elettore che cerchiamo di rappresentare sia invece quello di pungolo, di denuncia di quello che non va e occorre rivedere, degli errori che magari involontariamente si commettono.
Troppo facile fare i portatori di borse e borsette stipendiati, i complimentosi e i lecchini. Chi cerca questo, trova siti sicuramente più adatti alle sue esigenze.
Noi siamo diversi perchè guardiamo con passione i fatti concreti, i comportamenti, le regole, la coerenza.
Siamo sempre in marcatura stretta proprio perchè amiamo il nostro mondo e nessuno deve pensare, solo per il fatto di avere conquistata una poltrona, di aver raggiunto il suo scopo nella vita politica e non. Semmai è l’opposto, deve dimostrare di saperne essere degno.
Ci si deve accostare alla politica per rendere un servizio al proprio popolo, non per arricchirsi o dare un senso meno banale alla propria vita frustrata.
I politici dovete imparare a controllarli, incalzarli, indirizzarli: sono lo strumento per la realizzazione delle vostre esigenze, dei vostri sogni.
Non vanno imposti dalle segreterie, vanno scelti dal popolo, non devono ergersi a Casta, ma vivere i problemi quotidiani della gente comune. Devono essere onesti e avere delle idee in testa, nessuno li obbliga a scegliere questa strada.
In questo anno e mezzo abbiamo visto di tutto, abbiamo ricevuto complimenti persino immeritati, qualche critica che ci sta, abbiamo condotto battaglie dure di denuncia di certi sistemi consolidati, abbiamo trattato temi nazionali e locali, siamo finiti spesso sulla stampa cittadina.
Non sappiamo se potevamo fare di più, certo ce l’abbiamo messa tutta, sicuramente più di tanti politici “accasati” che fanno flanella.
Noi siamo e vogliamo rimanere “cani sciolti”, perchè vogliamo essere liberi di dire sempre quella che ci appare la verità e non dover sottostare a compromessi.
Qualcuno ha pensato persino di provare a farci tacere, violando i diritti costituzionali della libertà di critica e della libera espressione di idee.
Un intero staff è stato messo in moto coi soldi del contribuente contro di noi, rei di aver “indovinato” quattro nomi di vincitori di un concorso in Provincia su 1.200 partecipanti.
In qualsiasi Paese civile ( come direbbe D’Alema), una Giunta avrebbe nominato una commissione di inchiesta per capire i motivi dell’anomalia, a Genova hanno citato il nostro direttore in tribunale per “presunto danno all’immagine”.
Non solo, hanno fatto pressione sul provider che per paura ci ha fatto oscurare per 11 giorni.
Una vergogna nazionale di cui qualcuno può andare fiero.
Ma non sono riusciti a tapparci la bocca. Anche quando qualche solerte servo si è addirittura permesso di verificare i tabulati telefonici interni, per evidenziare le utenze telefoniche private del nostro direttore che sono state arbitrariamente pubblicizzate.
Male non fare, paura no avere, diceva un saggio proverbio. Siamo persone abituate a camminare a testa alta e spesso ci sfuggono i “piccoli uomini”, ma siamo serenamente seduti sulla sponda del fiume… è solo questione di tempo.
Non abbiamo scelto la strada della convenienza, non abbiamo reso servigi a nessuno, non vogliamo medaglie al valore.
Un popolo lo si serve, ma bisogna anche saperlo amare.
E in questa società dove i sentimenti spesso non contano molto, dove imperano l’ipocrisia, gli interessi e il prostrarsi al più forte, è essenziale che esista una minoranza che rivendica valori, senso di appartenenza a una comunità , giustizia e onestà .
Noi andiamo avanti, senza padroni e padrini, senza capimandamento e capicaseggiato. Continueremo a rivelare verità scomode, l’agiatezza e la morbidosità non fanno per noi, preferiamo essere spigolosi e pungenti.
Magari qualche “centrodestro” si sveglia così dal torpore e qualche “sinistro” capisce che esiste una destra che sa confrontarsi a tutto campo.
Incazzati sempre, appagati mai: questa è la destra sociale.
Grazie di seguirci con affetto.
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