SINISTRA IN-CREDIBILE: EPIFANI SPENDE 1.100 EURO PER DUE NOTTI IN HOTEL DI LUSSO
IL LEADER DELLA CGIL, IN TRASFERTA A MILANO PER IL 25 APRILE, HA ALLOGGIATO NEI LUSSUOSI “HOTEL DE LA VILLE” E “PIERRE” … 550 EURO A CAMERA A NOTTE, QUANTO GUADAGNA UN PRECARIO IN UN MESE…TRE SETTIMANE PRIMA AL CIRCO MASSIMO TUONAVA CONTRO L’IMMORALITA’ DEI SUPERSTIPENDI
E’ arrivato il 23 mattina per ripartire il 25 sera, dopo la manifestazione di piazza in cui ha parlato ai lavoratori leggendo gli appunti scritti su carta intestata dell’Hotel de la Ville.
E’ uno dei moralizzatori della società italiana, fustigatore di tutti i privilegiati. Tre settimane fa, dal palco del circo Massimo, scatenava la platea per la necessità “di estendere una moralità forte contro la piaga dei super-stipendi e dei super-bonus”.
E’ la stessa persona che plaude alla decisione del governo inglese di alzare le tasse ai ricchi, chiedendo la stessa cosa in Italia.
Ancora lui che aveva dimostrato come un nostro manager guadagni duemila volte più di un precario e sempre lui che aveva stigmatizzato che “siamo di fronte a una crisi epocale che si sta mangiando salari e pensioni, mentre una zona del Paese si arrangia e batte i denti sotto le tende”. Lui certamente i denti dal freddo non li batteva mentre, in un albergo esclusivo di Milano, scriveva le bozze del suo discorso per il 25 aprile su carta intestata extralusso con logo pieno di stelle.
Il personaggio in questione è il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, habituè di due alberghi milanesi esclusivi.
Il primo è il “Pierre” cinque stelle lusso in via De Amicis, il secondo è l’Hotel de la Ville, in via Hoepli, quattro stelle superior, piscina e solarium, con vista sulle guglie del Duomo.
L’hotel ospita il Bar Visconteo, punto di ritrovo mondano di personalità dello spettacolo, dell’industria e della moda che scelgono questo albergo per il gusto raffinato degli ambienti. Prezzo pagato per ciascun albergo a notte: 550 euro, ovvero 1.100 euro per due notti.
Nulla vieta a Epifani di pagare 1.100 euro per dormire due notti in albergo, contenta la Cgil, contenti coloro che versano la trattenuta sindacale, contenti tutti.
Ma Epifani non è un privato cittadino che può fare quello che gli pare, ha un’immagine che deve difendere, non la sua, quella di chi rappresenta.
Ovvero i lavoratori italiani, compreso i cassa integrati a 800 euro al mese e i precari a meno di 1.000. E i tanti disoccupati che confidano nella coerenza dei leader sindacali in questi momenti di crisi.
Nessuno sostiene che il Guglielmo dovesse dormire in una tenda canadese come Gheddafi, ma tra questa e hotel esclusivi, frequentati da dive e banchieri, forse esiste una via di mezzo.
Pensate che Merchionne a Detroit alloggia in un albergo a 200 euro, mentre i manager della Chrysler frequentano quelli da 900 euro a notte.
In Italia, invece del presidente della Fiat, a scegliere gli hotel di lusso è il segretario della Cgil, quello più deciso a difendere sempre e comunque i lavoratori…
Poi qualcuno si chiede perchè la sinistra non è più credibile in Italia, perchè i cittadini la sentono così lontana dalle loro esigenze e sempre meno rappresentativa delle loro istanze.
Poi dobbiamo sentire i pistolotti di chi a parole difende la precaria a 1.000 euro al mese, salvo spenderne 1.100 in due notti per alloggiare in un hotel che la maggior parte del popolo italiano non potrà mai permettersi.
Di notte scelgono le dimore di charme nel centro chic di Milano, al pari dell’uomo d’affari texano e del magnate russo del petrolio, poi di giorno convocano la stampa nella sede sindacale per chiedere più tasse per i ricchi. Quelli che frequenta lui evidentemente.
Si richiede sobrietà in tutto il mondo ai politici, per rispetto a chi vive seri momenti di difficoltà , comunque un minimo di decoro.
Che la quota sindacale di un pensionato o di un operaio finisce per una manifestazione di protesta nazionale ci trova concordi, ma sapere che debba servire per pagare la camera dell’hotel esclusivo a Epifani sinceramente indigna, comunque la si pensi.
Ma fa capire perchè tanti italiani vedono in una destra sociale e non ultraliberista e forcaiola l’alternativa politica per gli anni futuri.
Una destra che sappia tuffarsi nella sofferenza della gente comune e non nelle piscine degli hotel de charme.
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