ALLA STAZIONE CADORNA A MILANO CON BERLUSCONI GIOVANE
IL TEMPO SI E’ FERMATO E SEI CIRCONDATO DA SILVIO VERSIONE 1994… IL PERICOLO CHE QUALCUNO SI BUTTI SOTTO IL TRENO
Lasciate ogne speranza, voi che entrate.
Questa deve essere la sensazione dantesca (e infernale) in cui si ritrovano i passeggeri milanesi.
Perché entrando nella Stazione Cadorna, uno degli snodi principali del sistema ferroviario milanese, ci si ritrova in un vero metaverso: le immagini di un Silvio Berlusconi ringiovanito e con i nuovi (più che altro vecchi) slogan di Forza Italia. Una campagna elettorale vecchio stampo, ma stavolta non stampata su carta e affissa sui cartelloni, tartassante a cui non si può fuggire.
La foto mostra solamente una porzione di quel che un pendolare, un cittadino o un viaggiatore si trova davanti agli occhi passando per la Stazione Cadorna. Perché all’interno la situazione è ancor “peggiore”.
Un Berlusconi d’annata (perché quel volto è chiaramente ringiovanito rispetto a quello attuale), accompagnato dallo slogan “Una scelta di campo” e dai loghi di Forza Italia e del PPE (anche per rivendicare il posizionamento politico internazionale del suo partito, che però è alleato con Fratelli d’Italia che fa opposizione al Partito Popolare Europeo).
Un Silvio ovunque. Mentre si acquista un biglietto, mentre si passa per i corridoi (quelli che portano alla metropolitana, ma anche quelli che servono come snodo tra i treni che viaggiano fuori e dentro il capoluogo meneghino). Insomma, è impossibile sfuggire a quel volto anche se un pendolare vuole comprarsi una bottiglietta d’acqua o altri prodotti in vendita all’interno della Stazione Cadorna.
E Milano, dunque, si ritrova come nel 1994. All’epoca non c’erano i videowall – come quelli presenti in questi scatti -, ma la città era infestata di manifesti di Forza Italia per annunciare la discesa in campo di Berlusconi.
Ma, ancor prima (come narrato anche nella prima stagione della fortunata serie tv “1992”), la città era stata invasa da alcuni manifesti che – poi – hanno rivelato il loro obiettivo finale.
Dieci manifesti differenti al grido di “Forza Itaia”, sparsi e ripetuti in giro per la città nel 1992. Non c’è mai stata la conferma che questi fossero i prodromi per annunciare la creazione di quel partito guidato da Berlusconi e che poi vinse le elezioni.
(da agenzie)
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