ALTRA SBERLA DA TOBRUK: “ITALIANI OSTILI, NO A NUOVI ACCORDI CON LE LORO SOCIETA'”
DIVIETO ALLE COMPAGNIE ITALIANE DI AVVIARE NUOVE ATTIVITA’ DA SOLE O ANCHE IN ACCORDO CON LE COMPAGNIE LIBICHE… MA SE GLI REGALIAMO 20 MILIARDI SE NE PUO’ PARLARE
Il governo di Beida, espressione del Parlamento di Tobruk e legato al generale Khalifa Haftar, ha emesso un provvedimento per impedire alle società italiane di aprire nuove attività nella vasta regione orientale libica della Cirenaica, di sviluppare quelle esistenti o di stabilire joint-venture con società locali.
Il provvedimento del ministro dell’Economia, Munir Asar, secondo quanto riferisce il Libya Observer, implica il divieto alle compagnie italiane di avviare nuove attività , da sole o in accordo con compagnie libiche “fino a nuovo ordine”.
Il ministro ha chiarito che il provvedimento è stato adottato alla luce “dell’esplicità ostilità italiana verso il popolo libico”.
“I nostri amici che sono stati al nostro fianco durante la nostra crisi hanno più titoli per accordi economici, specialmente in tecnologia, che non sia monopolizzata dagli italiani”, ha concluso Asar.
Le relazioni tra la Cirenaica e l’Italia sono ai minimi dopo che a giugno la commissione Difesa e per la Sicurezza Nazionale del Parlamento di Tobruk ha dichiarato “persona non grata” l’ambasciatore italiano a Tripoli, Giuseppe Perrone, e che il generale Haftar ha duramente criticato l’ accordo fra Tripoli e l’Italia sui pattugliamenti anti-scafisti davanti alle coste libiche.
(da agenzie)
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