ANCHE A VARESE E’ ANDATO IN ONDA UN CONGRESSO FARSA DI FUTURO E LIBERTA’ DI TAROCCO
E’ STATO NECESSARIO PERSINO L’INTERVENTO DELLA DIGOS PER PLACARE GLI ANIMI… SU 1.000 PRESUNTI ISCRITTI NON SI PRESENTA NEANCHE IL 33%, E’ STATO INUTILE MOBILITARE I VECCHIETTI DELLE CASE DI RIPOSO… RICORSO DI GARAVAGLIA CONTRO FERRAZZI: LA DECISIONE AVVERRA’ A ROMA
Nella giornata di ieri di buon mattino ho deciso di recarmi come semplice osservatore a Varese, dove si teneva il Congresso Provinciale di FLI.
Nella notte, qualcuno ha imbrattato muri con scritte del tono di “Fini Boia”, si suppone siano stati militanti di Forza Nuova ma, visto che non c’erano scritti nomi e cognomi e visto lo svolgimento della giornata congressuale, potrebbe essere stato chiunque.
Già alle 9 del mattino, si poteva tagliare la tensione con una motosega, era così tanta che l’ha percepita anche il radar di terra dell’aeroporto della Malpensa.
Le persone arrivano alla spicciolata, dopo aver fatto una rapida conta, dei posti a sedere, circa centoventi, le poltrone libere sono poco più di una sessantina.
Alcuni giovani di Generazione Futuro, sono in piedi sul lato destro della Sala Montanari, quindi, presenti in sala non più di ottanta persone in riciclo continuo, tra quelli dentro e quelli fuori a fumare (come dicevo la tensione, era tanta).
Diamo quindi come numero massimo di partecipanti non più di novanta persone (i numeri della votazione diranno di più ma in seguito capirete il perchè).
Alcuni tesserati chiedono che nelle commissioni siano inseriti altri nomi di persone che fanno parte del gruppo che appoggia Garavaglia e il Presidente On. Giorgio Conte, acconsente perchè questo fa parte di un “sano confronto politico”.
La tensione però comincia a diventare sempre più dura (a questo punto ci voleva una circolare con lama al tungsteno per tagliarla).
Strano e oserei inopportuno, sentire voci di richieste di ritiro di Garavaglia.
Ma ancor più strano e ancor più inopportuno, sentir minacciare che “… se mi salta il congresso, faccio saltare il congresso di Milano…”.
Poi un nugolo di persone che in mezzo al piazzale controllano liste di nomi, mentre all’interno, vanno al termine gli interventi degli iscritti, fino al momento in cui il Presidente del Congresso On. Giorgio Conte dà il via alle votazioni.
La Commissione di controllo nel frattempo non ha ancora terminato il suo lavoro di controllo degli aventi diritto al voto.
Nel mentre che le votazioni vanno avanti, nell’atrio della sala Montanari si scatena il putiferio incivile creato da chi non ha alcuna intenzione di mollare l’osso e di perdere l’incarico per qualsivoglia ragione.
Volano insulti, si arriva quasi alle mani, in ricordo di una vecchia scuola politica che di buono non ha portato nulla, anzi.
L’intervento di alcuni agenti della Digos presenti in sala, in borghese e fuori servizio, calmano gli animi aggressivi.
Nel frattempo il candidato Garavaglia, ritira i suoi ormai pronti al voto, circa una novantina di persone, senza però ritirare la candidatura e annuncia il ricorso per gravi irregolarità , non accettando alcun compromesso con l’avversario Ferrazzi.
Pertanto, nonostante Ferrazzi abbia scomodato uno stock di vecchietti dalle loro case di riposo per avere più voti (veramente triste vedere tutto ciò… fortuna che FLI dovrebbe essere un partito giovane come “urlato” da Politi in corso d’intervento tutto contro Garavaglia), nonostante neanche Ferrazzi abbia votato per se stesso, ma soprattutto per la completa mancanza di quel 33% degli iscritti necessario ad essere eletto (Varese conta oltre 1000 iscritti), il “sano confronto politico” tanto invocato dall’On. Giorgio Conte non c’è stato e per Varese, saranno le Commissioni Romane a decidere la validità di questo Congresso e il relativo Coordinatore Provinciale.
Pensavo ormai che di Varese ne avrei sentito parlare più avanti, ma al mio ritorno a Milano, mi ritrovo sul profilo di Facebook un articolo pubblicato su Varese News, che non corrisponde affatto a quello che ho visto e sentito per tutta la giornata se non parzialmente.
Mi lancio quindi alla ricerca di altri articoli in merito, ne trovo tre, il più sincero è della Provincia di Varese.
A me cominciano a sorgere una serie di atroci dubbi… qualcuno sta giocando con le nostre idee e la nostra necessità di una politica pulita, qualcuno sta scambiando favori per salvarsi culo e carriera…
Quindi, il passato non ha insegnato nulla a questi signori che, rimangono ben radicati in un passato d’intrallazzo che vogliono traghettare nel nostro futuro.
Ero un semplice osservatore, come tale rimango e, tale rimarrò.
DA “LA PROVINCIA DI VARESE”: CONGRESSO-RISSA DEL FLI: URLA, SPINTONI, INSULTI ….FLI ELEGGE FERRAZZI MA E’ UN CAOS
Luca Ferrazzi nuovo coordinatrice provinciale di Fli.
Ma l’elezione ieri è arrivata al termine di un congresso, all’ex Rivoli, a dir poco caotico. Urla, insulti, qualche spintone e l’ordine riportato dalla Digos.
Il clou della tensione è stato in ogni caso raggiunto quando ha preso forma un vero e proprio blitz per il controllo del partito in alternativa a Ferrazzi e al gruppo dirigente uscente.
Un blitz con 130 iscritti, che in gran parte si sono iscritti al partito on line nella notte.
Tra loro anche pure un candidato alla segreteria, il bustocco Piero Garavaglia, avvocato e docente all’università di Torino, senza alcuna esperienza politica alle spalle, ma in affinità col progetto di Fini.
Quello cioè di costruire un partito che prescinda dal gruppo degli ex An.
Il gruppo di Garavaglia ha trovato il sostegno della corrente guidata da Laura Caruso, presidente dei circoli Fli, che per prima durante gli interventi aveva chiesto il commissariamento del partito a Varese.
«A cui contesto la mancanza di chiarezza – ha detto la Caruso -, e ho dubbi sull’elenco degli iscritti anche a causa della possibilità di aderire on line. Comunque resto nel partito. Proseguirò il mio lavoro, anche grazie al sostegno da Roma degli esponenti dell’associazione Arcipelago Nazionale».
Il culmine della tensione è stato raggiunto al momento delle elezioni.
Alcuni militanti sono arrivati addirittura alle mani e c’è voluto l’intervento di due agenti della Digos per riportare i congressisti alla calma.
Dopo mille polemiche i frondisti di Garavaglia hanno deciso di non partecipare al voto annunciando però un ricorso agli organismi di garanzia del partito.
Scontato, quindi, l’esito del voto a favore di Ferrazzi (98% dei consensi). Ma restano tante polemiche e il giallo delle iscrizioni in massa poche ore prima del congresso.
«Ci sono state delle stranezze, su cui valuterà la commissione nazionale – ha detto il parlamentare Giorgio Conte, chiamato a presiedere l’assemblea – ma non c’è stata alcuna irregolarità . Auspico che Ferrazzi sappia lavorare per sanare le divisioni che si sono palesate».
Valentina Fumagalli
(da “La Provincia di Varese”)
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