ANCHE M5S FA I CONTI CON I GIUDICI E GRILLO DIVENTA GARANTISTA
IL TIMORE PER UN EFFETTO SUL VOTO INDUCE I CINQUESTELLE A FAR QUADRATO CON IL SINDACO DI LIVORNO… STAVOLTA NON GRIDANO ALLE DIMISSIONI… I GUAI POSSONO ARRIVARE DALL’AVER ASSUNTO 33 PRECARI QUANDO L’AZIENDA NON ERA IN GRADO DI ASSUMERE PERSONALE
Beppe Grillo alza il telefono e chiama Filippo Nogarin, il sindaco di Livorno raggiunto da un avviso di garanzia legato alla richiesta di concordato per l’Aamps, l’azienda municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti.
Da diversi giorni la notifica dell’atto era nell’aria ma per i 5Stelle è una bomba, che arriva nelle ore in cui scade il termine ultimo per presentare le liste per le amministrative.
Tutto ciò è infatti destabilizzante in vista di una campagna elettorale che entra sempre più nel vivo. Tanto che è Grillo in prima persona a intervenire, mostrandosi garantista, sminuendo quanto è successo ed esprimendo solidarietà al primo cittadino.
Il pensiero – tra i 5Stelle – va però al caso Quarto, con le dovute differenze ma come allora si temono gli sviluppi delle indagini, che in quel caso portarono alla cacciata di Rosa Capuozzo dal Movimento.
“Ti sosteniamo, siamo con te. Tieni duro, non ti lasciamo solo”, avrebbe detto il leader pentastellato a Nogarin. È questa la prima mossa che si registra, dopo che lo stesso sindaco si è detto pronto a dimettersi se “dalle indagini preliminari dovesse emergere una condotta contraria ai principi del Movimento”.
La fiducia, nei confronti di Nogarin, viene assicurato, è stata rinnovata anche dal Direttorio. Nessuno però, almeno per ora, ci ha messo la faccia, nonostante gli attacchi a raffica arrivati dal Pd.
Il fuoco di fila è partito da Ernesto Carbone della segreteria dem: “Di Maio, dopo Lodi (dove è stato arrestato il sindaco Pd ndr) passa da Livorno, c’è posta per M5S. Noi sempre garantisti, voi due pesi e due misure”.
Il fatto che l’avviso di garanzia ricalchi perfettamente quello ricevuto dall’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti, lascerebbe qualche speranza ai 5Stelle.
Sia Nogarin che Lemmetti, infatti, sono indagati per concorso in bancarotta fraudolenta, ma la speranza è che l’accusa venga meno nel momento in cui il piano che il cda dell’Aamps sta mettendo a punto verrà consegnato in tribunale.
Il consiglio di amministrazione dell’azienda di raccolta di rifiuti livornese ha infatti ottenuto dal giudice la proroga per la consegna delle carte sul concordato.
Secondo quanto apprende l’Adnkronos, il cda sta ultimando il piano e dovrebbe portarlo in tribunale già la prossima settimana.
La speranza, dunque, è che il ‘restyling’ dell’Aamps venga promosso dai giudici, facendo decadere le indagini che vedono sotto accusa i due esponenti M5S. Se così fosse, i 5 Stelle ne uscirebbero senza macchie e Nogarin resterebbe saldo alla guida di Livorno.
Ma la vera preoccupazione riguarda l’assunzione dei 33 precari storici fatta prima della richiesta di concordato. È qui infatti che potrebbe essere ravvisata una responsabilità penale del sindaco, quindi concorso in bancarotta fraudolenta, poichè l’Aamps non era nelle condizioni di assumere personale.
C’è grande nervosismo, quindi, malgrado si millanti un clima tranquillo e sereno.
In fondo Livorno, nonostante la vittoria di Nogarin sia stata salutata due anni fa con grande entusiasmo dai 5Stelle, è sempre stato un terreno scivoloso per loro.
Tanto per cominciare ci sono voluti tre mesi per comporre la Giunta tra veti e scontri tra i grillini locali.
E sempre per restare in tema di grillini contro grillini, mesi fa il bilancio presentato dal sindaco M5S era stato bocciato da una parte del gruppo consiliare del Movimento. Adesso i 5Stelle devono fare i conti con i giudici e la vicenda potrebbe rivelarsi un boomerang trenta giorni prima del voto delle amministrative.
(da “Huffingtonpost”)
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