ANTONIO INGROIA SU DE MAGISTRIS: “SONO SUO AMICO, MA E’ IL MOMENTO DI FARE UN PASSO INDIETRO”
“PENSO SIA INNOCENTE E LA SENTENZA E’ ASSURDA, MA OCCORRE RISPETTARLA E DIMETTERSI PER AVERE CREDIBILITA’ NEL CRITICARLA”
“Penso che sia innocente e che quella sentenza sia sbagliata. Ma nello stesso momento faccio un pubblico appello a De Magistris: stai sbagliando a non dimetterti e a fare quelle dichiarazioni sui giornali”.
Antonio Ingroia, ex magistrato, prima ancora che come collega, parla da amico del sindaco di Napoli, condannato in primo grado per abuso d’ufficio, per l’acquisizione illecita di tabulati nell’inchiesta Why Not.
“Sono stato difensore in sede disciplinare di De Magistris sulla vicenda dei tabulati – dichiara Ingroia ad HuffPost – questa sentenza è assurda. Ma i meccanismi della politica sono diversi: è il momento di dimettersi, non è mai troppo tardi come si suol dire”
Dott. Ingroia, il sindaco De Magistris è in trincea. Cosa pensa di quello che sta succedendo a Napoli?
Voglio dire due cose: penso che De Magistris sia innocente e che quella sentenza sia sbagliata. Sul piano giuridico una condanna per abuso d’ufficio è assurda, non essendoci alcuna prova della consapevolezza di De Magistris che quelle utenze appartenessero a parlamentari. Anzi, negli atti c’è la prova contraria. Sono molto curioso di leggere le motivazioni della sentenza, perchè so già che è sbagliata.
Ma…
Dopodichè, da un lato ci sono la storia e le posizioni che De Magistris ha sempre espresso, ovvero il rispetto per la magistratura e per le sentenze. Ma, come detto, i meccanismi della politica sono diversi e dovrebbero consigliare un senso di responsabilità a De Magistris, che comprendo umanamente ma non condivido sul piano istituzionale. E’ il momento di dimettersi e di acquisire maggiore credibilità .
La percezione di molti è che il sindaco sia attaccato alla poltrona
E’ facile che la gente possa pensare che il sindaco voglia solo difendere la poltrona, ma so che non lo fa per questo. So anche che il modo migliore per respingere l’accusa è quella di dimettersi per poter criticare la sentenza liberamente. Conosco l’uomo De Magistris, e so che lo fa per il suo carattere ostinato, tenace e caparbio, non disposto a cedere di un millimetro. Ma siccome è legittimo il sospetto, sarebbe molto forte da parte sua dare maggiore credibilità alle sue posizioni dimettendosi. Solo così può scindere il suo ruolo dalla sua persona. Due cose che vanno tenute separate. Questo vale, senza fare confronti e sovrapposizioni, per Silvio Berlusconi come per Luigi De Magistris
Non è troppo tardi per cercare una “riabilitazione”?
Come suol dirsi non è mai troppo tardi, se si fanno i passi giusti. Si può sempre recuperare.
(da “Huffingtonpost”)
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