ARIA NUOVA, A SETTEMBRE SALTA ANCHE VERDINI: SONO 50 I DEPUTATI PRONTI A SFIDUCIARLO
PER IL COORDINATORE DEL PDL SI ATTENDE LA RICHIESTA DEI PM ALLA CAMERA PER L’USO DEI NASTRI DELLE INTERCETTAZIONI: CON IL VOTO SEGRETO IN AULA E’ CERTO NON SOLO IL VOTO CONTRARIO DEI FINIANI, MA ANCHE DI QUALCHE FORZISTA … ANCHE COSENTINO PERDERA’ LA CARICA DI COORDINATORE CAMPANO
Nel caso di Brancher e Cosentino è bastata la minaccia dei finiani di votare con l’opposizione a provocare le loro dimissioni.
Ora la vicenda P3 ha messo sotto la luce dei riflettori altre due personalità : il sottosegretario Caliendo, per ora non indagato, e il coordinatore del Pdl, Denis Verdini che invece indagato lo è.
Per il primo si attende di conoscerne il destino giudiziario, ma i finiani sono pronti, nel caso la magistratura prendesse iniziative contro di lui, a chiedergli un passo indietro.
Per Verdini e Cosentino a Montecitorio si aspetta invece la richiesta dei pm per l’uso dei nastri delle intercettazioni.
Anche sulla base di quanto emergerà nei dialoghi, il loro destino sarebbe segnato.
Il premier ha già un mente di sostituire Cosentino nella sua carica di coordinatore della Campania, subito dopo l’estate, ma sarebbe intenzionato a difendere Verdini.
Fino a che punto?
La soluzione sarà arrivare a un coordinatore unico, come chiede la componente di “Liberamente”, in modo da poter dire che non ha ceduto alle pressioni dei finiani e che Verdini non è stato esautorato, ma si è passati da un triumvirato a un responsabile unico.
Il problema è chi fare coordinatore: i nodi sono ancora da sciogliere in tal senso.
Il fatto è che Verdini non gode di simpatie neanche all’interno del Pdl: se arrivasse la richiesta dei magistrati, Verdini può salvarsi nella Giunta per le autorizzazioni a procedere dove vige il voto palese, ma difficilmente supererebbe il voto segreto in Aula alla Camera.
Sarebbero pronti infatti a votare a favore dell’utilizzo delle intercettazioni non solo la trentina di finiani doc, ma almeno altri 25-30 ex forzisti e qualche leghista.
Ma se i franchi tiratori arrivassero a quota 50-60 per Berlusconi sarebbe una tragedia perchè non potrebbe in quel caso neanche scaricare la colpa sui finiani, ma finirebbe azzoppato dai suoi.
Costretto ad ammettere che nel Pdl non seguono più le sue indicazione.
E’ tutto rinviato a settembre, ma l’aria che tira per Verdini è pessima: a far da sponda ai finiani, ci sono gli esponenti di Liberamente (Frattini, Gelmini, Prestigiacomo e Carfagna) che chiedono insistentemente un coordinatore unico, modo elegante per pensionare non solo Verdini, ma anche Bondi e La Russa.
Per un gruppo che conta 60 aderenti alla Camera, dirottarne un terzo contro Verdini nella votazione segreta sarebbe un gioco da ragazzi.
Berlusconi non può permettersi una sconfessione di tali dimensioni, per questo anche il destino di Verdini è segnato.
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