ATTACCO A VIENNA, 4 MORTI, 17 FERITI
ALMENO 4 ATTENTATORI, UNO E’ STATO UCCISO: UN GIOVANE RADICALIZZATO
Cinque persone sono morte, 4 civili e uno degli aggressori. Almeno 17 le persone rimaste ferite nell’attentato di ieri sera a Vienna, prima che iniziasse il lockdown per il coronavirus. Il ministro dell’Interno Karl Nehammer ha detto in tarda notte che due uomini e due donne sono morti per le ferite riportate. I cittadini sono stati esortati a rimanere a casa
I feriti, molti in pericolo di vita
Il direttore sanitario della capitale austriaca Michael Binder ha precisato che sette persone sono in pericolo di vita, una decina è sotto shock. Tutti i feriti sono stati colpiti da armi da fuoco. Rimangono stabili ma critiche le condizioni del poliziotto colpito che si trova in terapia intensiva. Anche le misure di sicurezza negli ospedali sono state intensificate, come ha affermato il direttore dell’ospedale: “Sono ben protetti”. Al momento non ci sono indicazioni di italiani coinvolti nell’attacco.
Cinque le vittime, compreso l’attentatore
Il ministro dell’Interno austriaco, Karl Nehammer, ha confermato a notte fonda che le vittime dell’attacco sono 5 incluso un attentatore. Due uomini e due donne sono morti per le ferite riportate. Una delle due donne di età compresa fra i 40 e i 50 anni è deceduta
Perquisizioni e arresti in corso, almeno 4 gli attentatori
La polizia austriaca sta effettuando “perquisizioni e arresti in questo momento”, ha dichiarato il sindaco di Vienna Michael Ludwig. Gli inquirenti austriaci ritengono che gli attentatori di Vienna potrebbero essere almeno quattro. Nehammer, ha riferito all’agenzia di stampa Apa che sono state effettuate 15 perquisizioni domiciliari e diverse persone sono state arrestate.
Attentatore ucciso: 20enne radicalizzato
Il ministro dell’Interno ha detto che il terrorista ucciso era un “simpatizzante dello Stato islamico radicalizzato” rifiutando però di approfondire, citando l’indagine in corso. L’appartamento in cui viveva è stato comunque perquisito dalle forze dell’ordine che hanno usato una carica esplosiva per accedervi.
I media tedeschi riportano diverse versioni. Si tratterebbe di un giovane di 20 o 30 anni forse di origini albanesi ma nato e cresciuto in Austria. Ha attaccato pesantemente armato ma la cintura esplosiva attorno al corpo si è rivelata finta. In passato aveva provato ad andare a combattere in Siria. Le informazioni non sono confermate dalle autorità .
Per il giornale Der Falter l’uomo era conosciuto ai servizi segreti austriaci. Inoltre, a detta degli 007 di Vienna, faceva parte di un gruppo di circa 90 islamisti austriaci che aveva manifestato l’intenzione di recarsi in Siria. Secondo quanto scrive su Twitter Florian Klenk, giornalista di Falter, si chiamava Kurtin S., i suoi genitori provengono dalla Macedonia del Nord e non si sarebbero mai fatti notare dal punto di vista di eventuali tendenze islamiste.
Il Kronen Zeitung entra più nel particolare e pubblica una foto pixellata tratta dal suo profilo Ig, si tratta, scrive, di un rifugiato che aveva prestato giuramento di fedeltà al nuovo leader dell’Isis Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi. Anche secondo quanto scrive la Bild l’attentatore avrebbe annunciato su Instagram il suo gesto, postando alcune foto lunedì.
L’attacco in sei diversi punti della città vecchia
La prima sparatoria, attorno alle 20, è avvenuta nella via in cui si trova la principale sinagoga della capitale, chiusa in quel momento e teatro nel 1981 di un attentato con due vittime, vicina a una zona di locali molto frequentata. Gli attentatori hanno sparato a chi sedeva nei “dehors” dei locali del centro della città ; alle 20,09 è stato ucciso dalla polizia uno degli aggressori. Gli attacchi sono avvenuti in sei diversi punti della città vecchia, tutti molto vicini, nel Primo distretto della capitale austriaca. Mentre l’attacco era ancora in corso, i testimoni hanno postato sui social circa 20 mila video; immediatamente è stato chiesto di non diffonderli e una squadra speciale di agenti li sta analizzando.
La caccia all’uomo
Un migliaio di uomini, fra poliziotti e militari, sta ancora partecipando alla caccia all’uomo, con elicotteri e posti di blocco intorno alla capitale, 75 soldati sono stati posti a guardia degli edifici “sensibili” mentre anche le vicine Germania e Ungheria hanno annunciato l’invio di forze speciali.
(da agenzie)
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