BORGONZONI SENZA LIMITI, ALTRA GAFFE SULLA PLASTIC TAX
“COLPIRA’ IL BIOMEDICALE” SOSTIENE MENTRE VISITA UN’AZIENDA DEL SETTORE… NON HA LETTO CHE LA LEGGE FINANZIARIA ESCLUDE LE IMPRESE DEL SETTORE BIOMEDICALE
Lo scivolone della Borgonzoni sulla legge regionale per i carnevali è nulla di fronte a quello che ha scritto sulla Plast Tax.
Come tutti sanno la cosiddetta Plastic Tax è assieme alla sugar tax uno dei cavalli di battaglia della Lega e di Matteo Salvini nella propaganda contro il Governo.
La senatrice leghista è andata in visita alla HMC Premedical di Mirandola (Modena) e ha lanciato un appello a favore del genio imprenditoriale del territorio.
Purtroppo, scrive la Borgonzoni «gli effetti distorsivi della PLASTIC TAX, voluta proprio dal PD di Bonaccini, rischiano di avere ripercussioni anche per il biomedicale».
La HMC infatti è un’azienda che produce e commercializza su scala mondiale dispositivi medici. Tra questi ci sono ad esempio cannule per l’aspirazione, apparati per l’artroscopia o l’endoscopia, prodotti veterinari, sacche per la nutrizione parenterale o per il drenaggio toracico.
La maggior parte di questi prodotti medicali è fatta in plastica e secondo la Borgonzoni l’aumento della tassazione ( 0,45 euro per chilogrammo di materia plastica) rischia di penalizzare l’attività dell’azienda.
A parte il fatto che qualsiasi azienda che produce materie plastiche si può rifare sul cliente finale (e non sarebbe la prima volta, le accise sulla benzina non hanno certo penalizzato l’industria petrolifera).
Il problema è che nello specifico quello che dice la candidata leghista non è vero.
Lucia Borgonzoni, che è senatrice e che ha avuto modo di leggere e votare la legge di Bilancio dovrebbe saperlo.
Perchè all’articolo 634 della LEGGE 27 dicembre 2019, n. 160 recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 si parla dell’imposta sul consumo dei manufatti con singolo impiego (MACSI), vale a dire la plastic tax.
Si legge che «sono esclusi dall’applicazione dell’imposta i MACSI che risultino compostabili in conformità alla norma UNI EN 13432:2002, i dispositivi medici classificati dalla Commissione unica sui dispositivi medici, istituita ai sensi dell’articolo 57 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, nonchè i MACSI adibiti a contenere e proteggere preparati medicinali».
In buona sostanza le aziende che producono dispositivi medicali sono escluse dal pagamento della Plastic Tax.
Ma Lucia Borgonzoni, che si candida a governare l’Emilia-Romagna e che è senatrice della Repubblica, questo non lo sa.
(da agenzie)
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