BRUTTA FIGURA DEL GOVERNO SUL CASO DEI TRE ITALIANI DI EMERGENCY: UNO STATO SERIO LI AVREBBE LIBERATI IN 3 MINUTI
E’ STATO RIPROVEVOLE INTERVENIRE IN RITARDO SOLO PERCHE’ GINO STRADA E’ DI SINISTRA: SONO MEDICI CHE FANNO ONORE ALL’ITALIA E BASTA…. DAVANO FASTIDIO AL GOVERNO AFGHANO E HANNO COSTRUITO UNA MONTATURA PER ALLONTANARLI… SE FOSSE SUCCESSO AGLI AMERICANI DOPO POCHI MINUTI I MARINES AVREBBERO CIRCONDATO IL CARCERE
Che ci stiamo a fare ancora in Afghanistan con un nostro contingente, non era già troppo chiaro prima, ma dopo l’arbitrario arresto dei tre medici italiani di Emergency, da parte dei servizi segreti di Karzai, lo è sicuramente ancora di meno.
Sembrava avessero arrestato tre pericolosi terroristi, ritrovato armi in quantità all’interno del magazzino dell’ospedale, avevano sostenuto che i tre avrebbero incassato 500.000 dollari per attentare al locale governatore. Addirittura che i tre italiani avessero confessato.
Una sequela di balle che, giorno dopo giorno, si sta smontando. Semplicemente la struttura di Emergency che giustamente cura tutti, governativi e talebani senza distinzione, come si addice a dei medici, dava fastidio al governo di Kabul e hanno sistemato un po’ di armi apposta, per poi accusarli e farli sloggiare.
Vecchia tattica da regimi totalitari (e non), nulla di nuovo sotto il sole.
A dimostrazione di quanto sopra sostenuto, arrivano testimonianze dell’insolito procedere nel ritrovamento dell’esplosivo: prima un allarme bomba, così si sono fatti evacuare tutti i dipendenti per i controlli.
Poi miracolosamente, ecco spuntare due casse di medicinali aperte sul pavimento con gli ordigni in bella vista, come al mercato rionale insomma.
Lo capirebbe anche un bambino chi li la messi.
Come se non bastasse, ecco un’altra gaffe: il medico Marco Garatti viene accusato anche di essere l’ideatore e il protagonista del sequestro di Daniele Mastrogiacomo.
Peccato che a quel tempo il Garatti fosse in tutt’altro posto, ovvero in Sierra Leone.
Mentre hanno fatto quadrato attorno a Emergency tutte le altre Ong, la Croce Rossa, l’Unione Europea e l’Onu, l’ultimo a svegliarsi è stato il governo italiano, vittima della sindrome comunista.
Dato che Strada è di sinistra, qualcuno ha pensato, meglio prendere tempo e stare alla finestra.
Bel modo di concepire il sentimento nazionale: prima conta la tessera e poi la vita umana.
Certamente se fossero stati tre medici del San Raffaele di Milano, qualcuno si sarebbe precipitato a liberarli subito con un saccone di dollaroni.
Per noi, Emergency è una struttura sanitaria che fa onore al nostro Paese e Strada può pensarla come gli pare.
E avremmo gradito che il nostro governo avesse proceduto come avrebbero fatto, in caso analogo, gli americani: dopo tre minuti , 100 marines avrebbero circondato il carcere e liberato, con le buone o le cattive, i loro connazionali. Altro che farsi prendere per i fondelli da un governo fantoccio che nasconde persino i tre arrestati, negando loro i diritti fondamentali di difesa per giorni.
E noi dovremmo continuare a proteggere questa manica di disperati?
E dovremmo ora stanziare 1,5 miliardi per le nostre missioni all’estero?
Prima imparino a rispettare gli italiani che lavorano nel loro Paese, sacrificando la loro vita per la democrazia e prestando la loro opera per curare i feriti .
Poi se ne parla.
Karzai si è pure permesso di non ricevere subito l’inviato diplomatico di Frattini, dopo esser stato lui invece ricevuto in passato in Italia con tutti gli onori. Fosse stato per noi lo avremmo fatto uscire a calci nel culo dal palazzo del governo di Kabul per ricevere l’ambasciatore Jannuzzi.
Altro che la prudente e contradditoria attesa del governo italiano: i nostri connazzionali rischiano la vita e poi vengono abbandonati a se stessi?
E questo sarebbe un governo di destra?
Come direbbe Totò: ma ci faccia il piacere…
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