CAOS RIFIUTI E FARSA A NAPOLI: PER LA UE “TUTTO UGUALE A DUE ANNI FA” E NAPOLITANO: “MAI RICEVUTO IL DECRETO LEGGE SUI RIFIUTI”
NELLE STRADE DI NAPOLI VI SONO 3.000 TONN. DI RIFIUTI CHE ASPETTANO DI ESSERE RACCOLTI…L’ITALIA CONDANNATA DALLA UE PER NON AVER REALIZZATO LO SMALTIMENTO DEL PREGRESSO…. NAPOLITANO COSTRETTO A PRECISARE DI NON AVER MAI RICEVUTO IL DECRETO SULLA REALIZZAZIONE DEI TERMOVALORIZZATORI IN CAMPANIA… “ENTRO TRE GIORNI TUTTO RISOLTO” AVEVA DETTO 20 GIORNI FA IL PREMIER: L’ENNESIMA FIGURA DA CIOCCOLATAI
Napoli invasa da tremila tonnellate, i comuni del Vesuviano in preda agli scontri, gli allarmi delle organizzazioni della Sanità che parlano di rischi per la salute.
I commissari dell’Unione Europea volano a Napoli e bocciano la gestione del nodo rifiuti. «Dopo due anni la situazione non è molto diversa. I rifiuti sono per le strade, non c’è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata- dice Pia Bucella, capo degli ispettori- Abbiamo parlato per tre ore della problematica relativa alla sentenza della Commissione europea del 4 marzo che ha condannato l’Italia per non aver realizzato una rete integrata di trattamento dei rifiuti in Campania e per non aver avviato lo smaltimento del pregresso, le cosiddette ecoballe aggiunge la Bucella – gli ispettori hanno però ribadito che questa volta non si accontenteranno solo della presentazione del piano ma vogliono che sia implementato».
Come se non bastasse, nelle stesso giorno, dal Quirinale arriva un comunicato secco: «La Presidenza della Repubblica non ha ricevuto e non ha quindi potuto esaminare, nè prima nè dopo la riunione del Consiglio dei Ministri di giovedì 18 novembre, il testo del decreto-legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione di termovalorizzatori in Campania, che sarebbe stato definito dal Governo» e dunque «il Capo dello Stato si riserva pertanto ogni valutazione sui contenuti del testo quando gli verrà trasmesso».
Il Pdl prende tempo, l’opposizione parla di decreto fantasma, mentre dai medici arriva l’allarme salute. «Serve un intervento immediato – affermano Maria Triassi e Andrea Simonetti della Società italiana di Igiene – perchè Napoli versa in una condizione grave a causa dei rifiuti per strada che rappresentano un grande disagio per i cittadini».
I rischi connessi all’emergenza, spiegano, sono legati «alla presenza di randagi, ratti, blatte e insetti».
Intanto sono sempre allarmanti le cifre dell’emergenza rifiuti a Napoli e in provincia.
Nelle strade di Napoli 2550 tonnellate di rifiuti aspettano di essere raccolte. Ieri ne sono state rimosse 1100 tonnellate, sversate a Chiaiano e nei due impianti Stir di Tufino e Giugliano, ormai prossimi alla saturazione.
«Abbiamo già circa 40 compattatori pieni, che non hanno potuto sversare e che questa notte non potranno raccogliere», ha spiegato l’assessore comunale di Napoli Paolo Giacomelli.
Questa notte la raccolta sarà limitata alle 750 tonnellate che possono essere assorbite dalla discarica di Chiaiano, per cui domani saranno 3000 le tonnellate di rifiuti giacenti in città ».
«Da domani la situazione sarà difficilissima – afferma Giacomelli – ed è chiaro che la città non può reggere ad un accumulo di 600 tonnellate al giorno di rifiuti non raccolti».
Secondo l’assessore all’igiene «anche il personale è demotivato dopo aver recuperato da martedì scorso a venerdì 1000 tonnellate. Adesso torniamo indietro».
E’ un altro miracolo italiano.
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