“CARO TONINELLI, CI SERVE SOLO UN PONTE”: LA LETTERA DI UN GENOVESE AL MINISTRO CHE SOGNA UN LUNA PARK
LA LETTERA DEL GENOVESE SIMONE PAGANO DIVENTA VIRALE: 12.000 CONDIVISIONI… “INVECE CHE TROVARE IDEE, TROVI UN COMMISSARIO”
«Caro Ministro Toninelli, nel quindicesimo secolo, qua a Genova prendemmo dei sacchi blu che usavamo per custodire le vele delle navi e ci facemmo il primo paio di jeans. Blue Jeans infatti vuol dire Blu di Genova».
La lettera al ministro delle Infrastrutture postata su Facebook da un cittadino genovese, Simone Pagano, ha raccolto oltre 14mila like e 12 mila condivisioni in mezza giornata di permanenza sul social: non male per un semplice utente, che non fa l’influencer di professione.
Il giovane passa in rassegna le imprese dei concittadini, dalla fondazione della prima banca al mondo alle battaglie della “Serenissima” Repubblica marinara, per sottolinearne il senso pratico, sempre volto a cercare soluzioni utili e razionali alle difficoltà incontrate nella loro storia; che mancherebbe invece all’esponente M5S, già criticato per essersi prestato alla messinscena del plastico del nuovo Morandi da Vespa.
Toninelli ha ribadito e difeso da critiche e ironie la sua idea di un “ponte dei miracoli”, dove si potrà bere, mangiare, incontrarsi al ristorante e far shopping nei negozi: là dove c’era un viadotto, insomma, ci sarà una sorta di maxi centro commerciale sullo stile del Ponte Gala a Istanbul (che però è quasi tutto pedonale ed è lungo meno della metà ).
E gli «ignoranti» che non capiscono il luna park che ha in mente, secondo il ministro, «sono rimasti fermi a 50 anni fa», quando sui cavalcavia ci si transitava con l’auto e basta.
Un progetto sventolato con tale enfasi da valergli l’irriveretente imitazione di Maurizio Crozza a “Di Martedì”: «Non serve un luogo d’incontro ma un ponte, che possibilmente non crolli – ha esortato il cabarettista -. Invece di trovare idee, trovi un commissario».
(da agenzie)
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