CASO CUCCHI, DESTRA E DINTORNI
LA DESTRA DIFENDE LA LEGALITA’: CHI SBAGLIA DEVE PAGARE, NON ESISTONO ZONE DI IMPUNITA’
Non siamo tra quelli che a destra difendono le forze dell’ordine “a prescindere”: un conto è l’istituzione, altra cosa i singoli che possono sbagliare.
Ma, proprio per la credibilità delle istituzioni, chi si trincera dietro una divisa per commettere un reato va condannato in primis moralmente senza se, senza ma e possibilmente senza cercare di nascondere la polvere sotto il tappeto.
Ci chiediamo se sia normale, alla luce degli ultimi elementi emersi dalle indagini, che questi carabinieri siano ancora in servizio “a tutela dei cittadini”, se sia normale alterare i rapporti, se sia normale fornire falsa testimonianza ai processi.
E chiediamo a questo punto una norma precisa da parte delle istituzioni: è vietato pubblicare le foto di un indagato?
Allora la norma valga per tutti, non solo per i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Quanti indagati, dichiarati poi innocenti, sono stati esposti alla gogna, magari con foto passate dalle questure, accusati di reati inesistenti?
Qualcuno ricorda ancora i tempi degli “opposti estremismi” con tanto di foto di ragazzi innocenti “massacrati dalla stampa”?
O in tempi più recenti: perchè la foto del ragazzo accusato ingiustamente della strage del Bardo in Tunisia si poteva pubblicare e quella di un carabiniere indagato no?
Sarebbe ora che a destra, quella vera, si difendesse la legalità , quella che i carabinieri “veri” ogni giorno tutelano nel nostro Paese: sono meno pericolosi i “tossici” di tanti cazzari di presunta destra intossicati dall’odio per i “diversi”.
Come se loro fossero i “normali”.
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