CASO MARO’, COMINCIA PROCESSO AD AMBURGO
“INDIA AGGRESSIVA, MA NOI SIAMO DETERMINATI”: LA CORTE INIZIERA’ IL VAGLIO DELLA VICENDA
L’India ha manifestato “particolare aggressività “, ma noi “siamo estremamente determinati a far valere le nostre ragioni” davanti al Tribunale internazionale del mare di Amburgo dove per la prima volta una corte internazionale vaglierà il caso dei due fucilieri di Marina.
A parlare all’Ansa è l’ambasciatore Francesco Azzarello, agente del governo italiano che domani esporrà in aula la posizione del nostro Paese sul caso dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti in India da tre anni con l’accusa di aver ucciso due pescatori durante una missione antipirateria.
“Sarà poi l’Itlos (il Tribunale, ndr) a decidere. La delegazione indiana, nelle osservazioni sottoposte al tribunale, ha manifestato particolare aggressività . Mi auguro però — ha detto il capo della delegazione italiana — che il confronto giuridico si mantenga nei binari della correttezza e della verità . Da parte nostra, abbiamo grande rispetto per l’Itlos”.
Domani in aula Azzarello esporrà per primo il punto di vista italiano ai giudici per poi lasciare la parola al team di avvocati internazionali.
Nel pomeriggio sarà la volta dell’India. Le repliche martedì.
L’Italia chiede che Salvatore Girone possa tornare in Italia e che Massimiliano Latorre possa restarvi per tutto il tempo della durata del procedimento arbitrale che si aprirà all’Aja.
Chiede inoltre che l’India cessi di esercitare qualsiasi tipo di giurisdizione sul caso che vede i due Fucilieri di Marina accusati di aver ucciso due pescatori indiani nel 2012.
La decisione della corte sulle misure cautelari urgenti richieste dall’Italia a tutela di Latorre e Girone non arriverà prima di due-tre settimane.
“L’Italia e l’India sono paesi tradizionalmente amici” ma la vicenda che ha coinvolto i marò “ha purtroppo provocato una controversia giuridica complessa, difficile ed estremamente delicata. L’Italia ha tentato in tutti i modi, attivando canali informali e formali, di trovare una soluzione concordata con l’India. La mancata intesa ha costretto il governo ad attivare una procedura arbitrale internazionale” ha concluso l’ambasciatore Francesco Azzarello.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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