CHE FIGURA LE PEN-OSA: MARINE COPIA IL DISCORSO DI FILLON PAROLA PER PAROLA
NEL COMIZIO DEL PRIMO MAGGIO UTILIZZA QUATTRO INTERE PARTI DEL DISCORSO TENUTO DA FILLON DUE SETTIMANE FA A PUY-EN-VELAY SULLA CULTURA… LO AVESSE FATTO CITANDO L’AUTORE PER UN ESCAMOTAGE POLITICO AVREBBE AVUTO ANCORA UN SENSO, MA COSI’ HA DIMOSTRATO DI ESSERE ESPERTA SOLO DI COCKTAIL
Durante il comizio tenuto ieri a Villepinte, Marine Le Pen, la candidata del front national al secondo turno delle presidenziali francesi, ha copiato almeno quattro passaggi di un discorso tenuto il mese scorso da Francois Fillon, l’ex premier sconfitto al primo turno.
Il 15 aprile scorso infatti il candidato della destra aveva evidenziato la geografia della Francia, in particolare le “frontiere terrestri: innanzitutto i pirenei, che immettono la Francia in questo grande insieme che è il mondo ispanico e latino. La frontiera delle Alpi, verso l’Italia nostra sorella, e da lì l’europa centrale, balcanica e orientale”.
Ieri, Le Pen ha ripetuto le stesse frasi, quasi parola per parola, lodando a sua volta “le frontiere terrestri: i pirenei che immettono la francia in questo grande insieme che è il mondo ispanico e latino. Le nostre alpi, che si aprono verso l’Italia nostra sorella e da lì verso l’europa centrale, balcanica e orientale”.
Stesse frasi anche sulla lingua francese da parte di Fillon e Le Pen: “se si impara la nostra lingua, a volte a caro prezzo, in Argentina e in Polonia, se esistono liste di attesa per iscriversi all’alliance francaise di Shanghai, Tokyo, Città del Messico, o presso il liceo francese a Rabat come di Roma, se Parigi è la principale destinazione turistica del mondo, è perchè la Francia non è solo una potenza industriale, agricola o militare”.
Sia Fillon che Le Pen hanno indicato una terza via “francese” per il xxi secolo: “la via della cultura, del dubbio, della discussione, del compromesso, del dialogo, della via dell’equilibrio, della libertà degli individui e dei popoli”.
Se per Fillon questa è un’alternativa al nazismo e allo stalinismo per Le Pen è un’alternativa alla “globalizzazione” e “all’ideologia islamista”.
Infine, Le Pen ha citato, come aveva fatto anche Fillon, le stesse due frasi del premier Georges Clemenceau e dello scrittore Andre Malraux.
Il copia-incolla avrebbe avuto ancora un senso, come escamotage dialettico, se alla fine avesse detto: “non sono parole mie, ma di Fillon” per ingraziarsi gli elettori repubbicani, ma se n’è ben guardata, a dimostrazione che di semplice plagio si trattava.
Interpellato dalla france presse, il vicepresidente del front national, Florian Philippot, ha detto imbarazzato che si è trattato di un “cenno di un breve passaggio di un discorso sulla francia” da parte di “un candidato”.
Idee proprie evidentemente la Le Pen, slogan qualunquisti a parte, non ne ha.
(da agenzie)
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