CHI E’ PULLARA, IL RAS DEI VOTI DI AGRIGENTO CHE FA PARTE DELLA MAGGIORANZA DI MUSUMECI IN REGIONE SICILIA
IL PARADOSSO: L’INDAGATO FA PARTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA
Alle Regionali di tre anni fa, ad Agrigento, aveva raccolto 9.871 voti, con un risultato che da solo l’avrebbe portato oltre la soglia di sbarramento. Perchè Carmelo Pullara da Licata, oggi indagato per turbativa d’asta nel fascicolo per corruzione aperto dalla procura di Palermo, è un uomo che ha sempre saputo dosare bene gli ingredienti del potere: nella sanità , che l’ha visto scalare le posizioni fino alla guida dell’ospedale Civico di Palermo, una poltrona dalla quale dipendono tremila lavoratori e un budget di 450 milioni, e nella politica, che oggi lo vede capogruppo dei Popolari-Autonomisti all’Ars, vicepresidente della commissione Sanità e componente di quella dedicata all’Antimafia e – curiosamente – alla lotta alla corruzione, dalla quale si era autosospeso però qualche mese fa.
Eppure Pullara ha conosciuto anche dei momenti difficili. Arrivati proprio fra l’incarico al Civico e l’elezione: dopo essere passato da direttore sanitario a commissario dell’azienda, infatti, nel 2012 Rosario Crocetta gli aveva preferito Giovanni Migliore per la guida dell’ospedale proponendogli la poltrona di direttore amministrativo.
Pullara optò per il gran rifiuto, “reagendo senza bavagli e timori e con carte alla mano alle ingiuste accuse mossegli per giustificare il defenestramento”, come raccontava di sè durante la campagna elettorale per le Regionali. Condotta appunto nella ridotta di Agrigento, dove Pullara era tornato: all’Asp, da dirigente del provveditorato, e nella sua Licata, dove aveva assunto alcune posizioni sulla lotta all’abusivismo che l’avevano fatto finire nell’occhio del ciclone.
L’anno scorso, parlando con Repubblica, aveva persino proposto di dare il via libera alle costruzioni in riva al mare, e all’Ars aveva proposto una controversa norma blocca-ruspe che avrebbe fermato anche la demolizione di una sua proprietà .
Proposta ritirata, alla fine, e bufera scampata. Salvato, soprattutto, il posto nella sala dei bottoni della maggioranza che sostiene Nello Musumeci: all’Ars, infatti, Pullara guida il gruppo dei Popolari-Autonomisti, la formazione nata dalla fusione elettorale fra il Cantiere popolare di Saverio Romano e Totò Cuffaro, il Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo e Idea Sicilia di Roberto Lagalla. Un partito che esprime addirittura tre assessori, un quarto della giunta Musumeci.
“I siciliani – dice così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, stuzzicando il governatore – si attendono la costituzione di parte civile della Regione Siciliana, insieme ad ogni utile provvedimento per contrastare la corruzione sistemica che affligge la sanità pubblica della nostra regione. Ho già dato mandato agli uffici legali della Città e della città Metropolitana di Palermo di procedere alla costituzione di parte civile per i danni prodotti da questo gravissimo sistema di corruzione”.
(da “La Repubblica“)
Leave a Reply