CIAO CIAO: TORNA NEGLI USA SELDON LADY, IL CAPOCENTRO DELLA CIA CONDANNATO A 9 ANNI IN ITALIA PER IL SEQUESTRO DELL’IMAN
FERMATO A PANAMA E’ GIA STATO RILASCIATO: “DA ROMA DOCUMENTAZIONE INSUFFICIENTE”… IN ITALIA FANNO I CAVOLI LORO I KAZAKI, FIGURIAMOCI GLI AMERICANI
Robert Seldon Lady, l’ex capocentro Cia di Milano condannato a 9 anni per la “extraordinary rendition” di Abu Omar, fermato ieri a Panama ed inseguito da un mandato di cattura internazionale dall’Italia, sarebbe stato rilasciato già stamattina dalle autorità locali per imbarcarsi poi in volo alla volta degli Usa.
La notizia è stata riferita prima dal Washington Post e poi confermata dal dipartimento di Stato Usa.
“E’ in viaggio per tornare negli Usa”, si è limitata a dichiarare Marie Harf, portavoce di Foggy Bottom.
Secondo il quotidiano di Washington il rilascio di Lady sarebbe stato deciso per “evitare la possibilità che venga estradato verso l’Italia”.
Gli autori dell’articolo, Greg Miller e Karen De Young, citano una fonte di alto livello dell’amministrazione Obama, che dichiara: “in base alle nostre informazioni, (Lady) si trova a bordo di un aereo alla volta degli Stati Uniti proprio in questo momento”.
Ieri il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ne aveva chiesto la conferma del fermo, ritenendo di avere due mesi per chiederne l’estradizione.
Manca, però, un trattato bilaterale con Panama. L’ex funzionario della Cia si sarebbe quindi sottratto all’ipotesi di tornare in Italia a scontare la pena grazie alla complicità delle autorità panamensi, molto sensibili ai desideri di Washington.
Fonti del ministero degli Esteri panamense hanno affermato che Lady è stato rilasciato perchè non esiste alcuna trattato di estradizione con l’Italia e perchè la documentazione inviata da Roma, era “insufficiente”.
Lady è stato arrestato ieri e trattenuto solo per 24 ore.
Il Washington Post aggiunge che non sono noti i mezzi con cui gli Usa abbiano ottenuto il rilascio e la consegna di Lady.
Abu Omar venne sequestrato il 17 febbraio del 2003 nella periferia di Milano nell’ambito della “guerra al terrorismo” lanciata dagli Stati Uniti dopo l’attacco dell’11 settembre 2001.
Venne trasferito in Egitto dove venne interrogato e sottoposto a torture.
(da La Repubblica“)
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