CONSIGLIERE COMUNALE AUSPICA “LO STERMINIO DEGLI ISLAMICI E LE CAMERE A GAS”
ARMANDO MARINI, EX ASSESSORE A PALAZZOLO DELL’OLIO, VICINO ALLA LISTA MARONI… PER LA LE PEN SAREBBE UNO DEI TANTI “STRONZI” CHE ISTIGANO ALL’ODIO, MA IN ITALIA E’ ANCORA A PIEDE LIBERO
“La pace verrà dopo lo sterminio degli islamici”. Così si esprime Armando Marini, consigliere comunale di una lista vicina al centrodestra a Palazzolo sull’Oglio, nel bresciano. Dopo la strage di Parigi condivide sulla sua pagina Facebook una raffica di post sulla situazione dei migranti e sulle politiche di accoglienza che dovrebbe attuare l’Europa. Tra gli aggiornamenti, frasi che inneggiano al nazismo, allo sterminio dei musulmani e all’affondamento dei barconi.
“Non esiste distinzione sono tutti da eliminare”, scrive Armando Marini il 15 novembre in risposta all’invito del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker a “non confondere i terroristi con i rifugiati”.
E poi, ancora: “Affondare tutti i barconi è un dovere civico”, “Dobbiamo bombardare il territorio dell’Isis con almeno 10 bombe atomiche almeno siamo sicuri che non esisteranno più”.
Ma alcuni contributi, pubblicati anche prima degli attentati terroristici del 13 novembre in Francia, sono ancora più espliciti: “Vi stiamo aspettando” (riferito ai terroristi dell’Is), si legge sotto la foto dell’attore Edward Norton nel film American History X, con una svastica tatuata sul petto.
E sull’allerta lanciato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano alle prefetture per trovare una casa ai profughi? “Sì, camere a gas” risponde il consigliere, che scanso di equivoci poi precisa: “Basterebbero delle docce vecchio stile Adolf”.
Marini, capogruppo della lista “Palazzolo Civica” (che alle elezioni del 2012 sosteneva l’ex sindaco di Palazzolo ora consigliere regionale della lista “Maroni Presidente”, Alessandro Sala), raggiunto al telefono da IlFattoQuotidiano.it parla di “un momento di debolezza”, poi si chiude in un impenetrabile: “Non commento”.
La pagina Facebook di Marini è stata oscurata o è rimasta offline per alcune ore, poi è tornata di nuovo consultabile. I post non sono stati rimossi. Anzi, i contenuti sono stati rivendicati dallo stesso consigliere comunale e da alcuni amici e sostenitori: “Non mollare!”.
Il caso è stato sollevato dal settimanale locale Chiari Week, che ha ricordato come il consigliere comunale in passato abbia ricoperto anche la carica di assessore. Immediata la richiesta di dimissioni della lista Città in Testa e del movimento identiario Mos, a cui si è aggiunta anche quella del Pd.
Andrea Tornago
(da “il Fatto Quotidiano”)
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