CONSIGLIERE DI FDI A BOLZANO CITA GOEBBLES IN UN POST CONTRO BANDIERA ARCOBALENO
LE OPPOSIZIONI CHIEDONO LE DIMISSIONI, IL SINDACO DI CENTRODESTRA: “MORALMENTE INACCETTABILE”… POI COME AL SOLITO ARRIVANO LE SCUSE PER NON RISCHIARE IL POSTO
“La bandiera non segue il popolo, è il popolo che deve seguire la bandiera. Joseph Goebbels, ministro della Propaganda del Terzo Reich”. È polemica per il post del conigliere comunale di Fratelli d’Italia a Bolzano, Diego Salvadori, che si è scagliato contro l’esposizione della bandiera arcobaleno al Noi TechPark, il parco scientifico e tecnologico della città, citando Joseph Goebbels, braccio destro di Adolf Hitler durante il regime nazista.
“Come coordinatore di Forza Italia voglio esprimere sdegno e totale distanza dalle affermazioni del consigliere Diego Salvadori. Nel linguaggio e nei comportamenti tali affermazioni sono inaccettabili e lesive per l’intera coalizione, e Forza Italia, anche a nome dei propri consiglieri comunali non accetta tale bassezza culturale”, ha commenta l’assessore provinciale Christian Bianchi. Secondo la consigliera verde Cornelia Brugger “questa è apologia del nazismo”.
Il sindaco Corrorati : “Condanno con fermezza, inaccettabile”
Il sindaco di Bolzano, Claudio Corrarati, di centrodestra, ha preso le distanze dal post, che ha condannato “con assoluta fermezza”. “Rigetto senza esitazione quanto affermato. È moralmente inaccettabile. Appena appresa la notizia della pubblicazione, ho chiesto la rimozione immediata del post e ho convocato il
consigliere Salvadori per un incontro urgente.” Corrarati ripudia “nella maniera più assoluta ogni riferimento – diretto o indiretto – a ideologie che negano la dignità umana, promuovono odio, razzismo, discriminazione sistemica o evocano le pagine più tragiche del Novecento”. “Anche in campagna elettorale ancor prima di diventare Sindaco ho sempre affermato con chiarezza che vanno escluse in modo totale e categorico rivendicazioni, citazioni o riferimenti riconducibili alle pagine più nere della nostra storia. Non ci può essere alcuna ambiguità su questo”.
Il primo cittadino, eletto lo scorso 19 maggio, ha inoltre chiesto al consigliere Salvadori di presentare “pubbliche scuse e ad attivare ogni percorso utile per riparare al danno arrecato da un post profondamente lesivo dei principi democratici”. “Chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di rispettare i valori fondanti della nostra Costituzione. All’interno del Consiglio comunale di Bolzano non può esserci spazio – e non sarà mai tollerata – alcuna posizione che anche solo lontanamente richiami l’ideologia nazista.” Il sindaco, infine, ribadisce che “sarà garante con ogni mezzo affinché questo non accada e non si ripeta. La comunità di Bolzano ha il diritto di riconoscersi in un’istituzione che difende i diritti fondamentali, la memoria storica e i principi di inclusione, rispetto e dignità per tutti”.
Dopo la polemica, Salvadori ha precisato di ripudiare “nel modo più assoluto qualsiasi tipo di regime totalitario”. Il consigliere meloniano ha detto di essersi reso conto “che la citazione sia poco opportuna e si presti a malintesi. Mi scuso con chiunque si sia sentito offeso nella sua sensibilità”.
Il vice governatore e presidente provinciale di Fdi, Marco Galateo, ha parlato invece di “una bruttissima scivolata da parte del nostro consigliere comunale che non va però letta come adesione a principi legati alle dittature del passato e mi scuso io a nome del partito con tutte le persone che dovessero essersi sentite urtate dalla citazione”. Lo stesso vicegovernatore però, sembrava in un primo momento aver gradito il post di Salvadori, a cui aveva messo ‘mi piace’. L’apprezzamento è stato immortalato in uno screenshot poco prima che il post venisse eliminato. “Il mio like è un refuso tecnico, sicuramente non voluto e non condiviso”, si è giustificato il collega di partito.
(da Fanpage)
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