CONSULTA, CATRICALA’ SI RITIRA DALLA CORSA, VINCONO I DISSIDENTI DI FORZA ITALIA
AFFOSSATO DALLA DEFEZIONE DEI BERLUSCONIANI CHE ORA PIUNTANO SU DONATO BRUNO
“Spero che il Parlamento superi l’impasse”. Così Antonio Catricalà ritira la propria candidatura come giudice della Corte costituzionale, dopo l’ennesima fumata nera delle Camere riunite nella seduta di ieri.
Il candidato del centrodestra non è riuscito a ottenere tutti i voti della propria parte, con defezioni consistenti soprattutto in Forza Italia, che nelle trattative dei giorni scorsi ha lanciato la candidatura alternativa di Donato Bruno, avvocato cassazionista e senatore berlusconiano di lungo corso.
“Ringrazio i Parlamentari che mi hanno votato ma chiedo loro di non sostenere ulteriormente la mia candidatura”, ha spiegato all’Ansa Catricalà , magistrato ed ex viceministro del governo Letta. “Non vorrei mettere a rischio la mia immagine professionale e spero che il Parlamento possa più facilmente superare le contrapposizioni che hanno finora ostacolato l’elezione dei due Giudici costituzionali”.
Per il Pd è sempre in pista Luciano Violante, ex magistrato ed ex parlamentare.
La prossima seduta congiunta di Camera e Senato è fissata lunedì 15, dopo che Boldrini e Grasso hanno ingiunto di votare a oltranza per chiudere una partita rimasta in sospeso per mesi, nonostante i richiami del presidente della Repubblica.
L’elezione dei giudici costituzionali richiede una maggioranza di tre quinti, pari a 570 voti, che finora nessun candidato ha raggiunto.
Nell’ultimo scrutinio Violante ne ha presi 468 (39 più dello scrutinio precedente), Catricalà 368 (molti di più dei 64 precedenti).
(da “il Fatto Quotidiano”)
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