CONSULTAZIONI, UNA SETTIMANA DI TEMPO AI PARTITI, CON IL COLLE A FARE DA BARICENTRO
SE DOVESSE ARRIVARE UN SI’ AL DIALOGO, ULTERIORE GIRO DI CONSULTAZIONI E UN PREINCARICO
Tutto torna nelle mani di Sergio Mattarella. Che a Pd e M5S concede un’altra settimana per verificare se questo matrimonio a due si potrà celebrare o no.
Di fatto, c’è tempo fino alla direzione dem convocata il 3 maggio e, probabilmente, ad una parallela consultazione all’interno del movimento di Grillo.
Tocca ai due partiti dunque, sulla base dei segnali positivi di “dialogo avviato” portati al Colle dall’esploratore Fico, ricercare autonomamente le convergenze necessarie.
Il mandato esplorativo del presidente della Camera infatti si chiude qui, come ha sottolineato lui stesso, e non ci saranno tempi supplementari come in molti si aspettavano.
“Esito positivo” dai suoi colloqui, ha certificato infatti.
Dunque, è stata questa la valutazione di Mattarella, quanto basta per mettere direttamente i due partiti di fronte alle loro scelte e responsabilità . Insomma, per stanarli senza ulteriori passaggi o proroghe a Fico.
Ma, d’ altra parte, significa anche che sia pure dietro le quinte dovranno in questa settimana di stand-by far riferimento personalmente allo stesso Mattarella. Che sarà in fondo il vero regista di una pausa di riflessione concessa, e che si annuncia come decisiva.
Come una specie di terzo giro di consultazioni del Colle non esplicito.
Il Quirinale, dopo i due mandati esplorativi, si riprende la scena, e saranno i contatti informali e la moral suasion di Mattarella a far da baricentro. Con particolare attenzione nei confronti del Pd e dell’ala renziana che dovrà così nel caso assumersi il compito di dire no ad un’ipotesi di governo.
“Si è avviato il dialogo fra M5S e Pd – constata Fico – che avranno riunioni al loro interno per verificare questa possibilità “. L’esploratore, salito nel pomeriggio a riferire al presidente dopo i nuovi incontri della mattinata con Martina e Di Maio, parla di confronto aperto e avviato fra pd e m5s, della discussione interna in corso in entrambi i partiti, di come a suo avviso sia “importante e responsabile” che avvenga a partire da “temi e programmi” nell’interesse del paese.
Troppi otto giorni di pausa? Al colle si fa notare che Casellati fra incarico e ritorno a riferire ne ha avuti sei, e che adesso ci sarà di mezzo anche il ponte del 1 maggio.
Ma che succederà il 4 maggio, dopo la direzione del pd e la consultazione interna dei grillini? Se dovesse arrivare un sì, Mattarella potrebbe compiere un altro rapido giro ufficiale di consultazioni e poi anche affidare il preincarico.
Con una fumata nera, si chiuderebbe definitivamente anche questa strada per la maggioranza, dopo il fallimento dell’opzione centrodesta-grillini.
(da “La Repubblica”)
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