CONTINUA LO SHOW DI RENZI CHE NON GLI RENDE NEANCHE UN VOTO IN PIU’
“AVANTI CON LA SFIDUCIA A BONAFEDE SE NON SI CAMBIA SULLA PRESCRIZIONE”… ORMAI LA POLITICA E’ IN MANO A MEGALOMANI
Tornato dal Pakistan, Matteo Renzi si presenta in Senato con tanto di selfie che sa di sfida agli alleati e al premier Conte: “In Aula puntualissimo. Con un pensiero affettuoso a tutti quelli che hanno detto che per sciare saltavo i lavori parlamentari”.
Il leader di Italia Viva, nei fatti, non sembra sia tornato con toni distensivi nonostante si dica “tranquillissimo”. §
Le voci di una pattuglia di responsabili pronta a sostenere il premier Giuseppe Conte, qualora Italia Viva si sfilasse, si fanno sempre più insistenti. Dunque l’ex premier passeggia in Transatlantico e di fronte ai taccuini dei cronisti prova a ribaltare questa narrazione, forte del passaggio di una deputata da Leu e di un senatore dal Pd. Vuole tenere il governo sulle spine, lanciando minacce più o meno velate: “I nostri numeri sono decisivi. Conte deve ascoltarci. Altrimenti, se ha i numeri, ma non credo, ce ne andiamo all’opposizione”.
Renzi vuole i riflettori su di sè per continuare a indebolire il presidente del Consiglio, convinto che si possa formare un nuovo governo con la stessa maggioranza. Dipenderà dai 5Stelle e da Luigi Di Maio, i contatti sono in corso. Intanto il leader di Italia Viva domani sera sarà nel salotto di Porta a Porta a prendersi la scena provando a dettare la sua di agenda. L’obiettivo è fare ancora battaglia sulla prescrizione, “tema che può portarci un po’ di voti”, sostengono i suoi, e che diventa anche un pretesto casomai per far venire giù tutto.
Se il lodo Conte arriverà in Aula, inserito nel disegno di legge sul processo penale, Italia Viva annuncerà immediatamente la mozione di sfiducia al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Sarà questo uno dei passaggi dell’intervista di domani insieme all’ostentazione che difficilmente potrà esserci un nuovo governo senza Italia Viva: “A noi va bene anche il Conte ter. Andiamo all’opposizione. Conte è contento e sono contento io. Io però questi 10 senatori di Italia Viva che vanno via non li vedo. Per il momento è entrata una deputata”, Michela Rostan, arrivata da Leu.
Cambio di casacca che Renzi rivendica dal momento che, dopo giorni di rumors che riferivano di parlamentari in uscita da ‘Italia viva’ per fare da stampella al governo Conte, in disaccordo con la linea dell’ex presidente del Consiglio, in realtà gli unici ‘movimenti’ che al momento si segnala è verso il senatore di Rignano sull’Arno. Come quello del senatore Tommaso Cerno.
Forte di questo Renzi andrà in tv. È possibile che chieda un patto di legislatura “per far ripartire l’economia e il lavoro cominciando con lo sblocco dei cantieri”. Su questi temi il leader di Italia Viva chiederà a Conte di arrivare al 2023 modificando prima di tutto la riforma sulla prescrizione “che io non condivido, la porto in discussione in Aula e su questo vado avanti fino in fondo”.
L’offensiva dei renziani sulla giustizia continua anche se, dopo una giornata di suspense, si è trovato un accordo sulle intercettazioni. Ma a metà pomeriggio mentre sorseggia un succo di frutta nella buvette del Senato, il leader di Italia Viva incrocia Pietro Grasso, che ha presentato l’emendamento della discordia poi ritirato: “Così la situazione politica si fa sempre più incasinata”. Domani Renzi proverà a dettare le condizioni per proseguire la legislatura sfidando il premier e senza fare marcia indietro sulla prescrizione.
(da “Huffingtonpost”)
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