CORRUZIONE, I PM INDAGANO ANCHE SUI DEPOSITI CHIMICI: SOSPETTI SUL CAMBIO DI ROTTA DEL CTR
LE INTERCETTAZIONI DI TOTI E BUCCI SUL RISIKO DELLE BANCHINE
Per ora non ci sono ipotesi di reato né iscritti nel registro degli indagati ma la procura di Genova ha aperto un fascicolo sulla discussa partita del dislocamento dei depositi chimici di Superba e Carmagnani da Multedo, nel ponente cittadino, a ponte Somalia, nel porto di Sampierdarena.
Il progetto, su cui mercoledì è arrivato un sostanziale stop del Tar (che ha contestato sia l’iter autorizzativo sia i fondi del decreto Genova stanziati da Bucci, in qualità di commissario straordinario, per l’operazione), è stato da sempre osteggiato dagli abitanti di Sampierdarena, ma anche da diversi operatori portuali – per ragioni di concorrenza sulle banchine – e da gran parte dell’opposizione.
I pm genovesi pensano che il via libera alla decisione sia arrivati dopo pressioni indebite. A insospettire è stata la giravolta del Ctr, comitato tecnico regionale, che inizialmente si era espresso definitivamente sul dislocamento per motivi di sicurezza. Poi, però, in 9 giorni, la posizione era cambiata. Dal no si era passati a un sì condizionato. Nel frattempo, però, erano accaduti fatti poco chiari. Una riunione del Ctr si era interrotta per un malore del presidente, il comandante dei vigili del fuoco Claudio Manzella. Nei giorni successivi il documento di via libera era arrivato, benché condizionato, e con due mesi di ritardo rispetto alle scadenze stabilite per legge.
Il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, che coordina il pool che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione, vuole capire cosa sia successo in quella settimana. Gli stessi dubbi, d’altronde, erano stati sollevati dalle Officine Sampierdarenesi che con la presidente Barbara Barroero avevano presentato un esposto proprio sulla procedura del rilascio del rapporto preliminare di sicurezza. Ed è confermato che gli inquirenti abbiano raccolto negli ultimi mesi diversi riscontri alle proprie ipotesi.
Adesso, dalle carte della maxi inchiesta per corruzione si trovano diversi dialoghi che portano a collegare vari personaggi e partite. Dialoghi tra Giovanni Toti e Aldo Spinelli e telefonate tra Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, che non è indagato. Perché, questa l’ipotesi, i depositi chimici a Ponte Somalia sarebbero stata una soluzione gradita anche al terminalista ora agli arresti domiciliari e che, proprio stamani, sarà sentito nell’interrogatorio di garanzia.
Ponte Somalia, come si legge in una delle intercettazioni in cui Toti parla a Spinelli, era la soluzione per “fare contenti tutti”. Spostando lì i depositi chimici si sarebbe tenuta libera un’altra alternativa – indicata a lungo dagli studi come percorribile – ovvero quella calata Concenter, sotto la Lanterna, su cui però Spinelli (che occupa anche la vicina banchina ex carbonile) aveva altre mire e di cui ha chiesto, infatti, il tombamento.
In un dialogo intercettato tra Toti e Bucci riportato nell’ordinanza di custodia cautelare, parlando dello sviluppo portuale, presidente della Regione e sindaco parlano dei molti “desiderata” da parte degli operatori. Bucci paragona gli imprenditori portuali “ai maiali a cui dava da mangiare da piccolo”. Toti conta di ottenere dagli stessi nuovi finanziamenti, in particolare Spinelli, in quanto prossimo a ottenere dall’allora presidente del porto Signorini quanto caldeggiato con la concessione trentennale del terminal Rinfuse.
Toti parla di “assalto alla diligenza” da parte degli operatori: “Aponte si prende il suo, quell’altro si prende il suo, Spinelli si prende il suo e noi? (ridendo) Non ci danno un cazzo?”.. Bucci usa la metafora dei maiali e poi Toti: “va beh con l’anno nuovo bisogna fare il giro di tutti i grandi del porto…”, Bucci concorda: “Eh beh certo, bisogna farlo…”. Toti: “Aponte…Spinelli ora è abbastanza tranquillo se Signorini gli da quel…” e Bucci: “Sì, Spinelli è a posto”.
Qui emerge il collegamento con la partita “depositi”. Toti: “Spinelli vuole che gli tombiamo quel cazzo di Concenter…” e Bucci: “Certo! Infatti noi lo tombiamo, appena ci risolvono il problema dei depositi, tombiamo. Glielo dico chiaro e tondo io… hai capito?”. Toti: “Sì, ma sui depositi Spinelli è neutrale eh… non gliene fotte neanche…”. E Bucci: “No ma lui anzi, dice che va bene…da quel punto di vista lì, ci ci supporta”.
(da Genova24)
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