CRIMI: “O ESCE IL NOME DI CHI HA CHIESTO IL BONUS O CHIEDERO’ A TUTTI I NOSTRI DEPUTATI DI RINUNCIARE ALLA PRIVACY”
DI MAIO: “I NOMI SIANO RESI PUBBLICI”
»C’è una vicenda che sembra compattare nelle ultime ore maggioranza e opposizione: è la ferma condanna del comportamento dei deputati (secondo indiscrezioni, si tratterebbe di tre leghisti, un grillino e uno di Italia viva) che avrebbero chiesto e ottenuto il bonus da 600 euro stanziato dal governo per aiutare gli autonomi. Mentre la Lega manda messaggi in chat per convincere i suoi tre (probabilmente un mantovano, uno del sud e una donna) ad autodenunciarsi, il capo reggente del M5s, Vito Crimi, lancia una sfida ai suoi.
«Se non dovesse palesarsi spontaneamente chi ha richiesto il bonus, chiederò a tutti i nostri parlamentari di sottoscrivere una dichiarazione per autorizzare l’Inps a fornire i dati di chi ha usufruito del sussidio», ha detto Crimi, secondo quanto riporta AdnKronos.
Per il capo politico del M5s, «un fatto così grave non può passare senza conseguenze. Spero che tutti i partiti si muovano nella stessa direzione, lo dobbiamo a chi sta soffrendo le dure conseguenze di questa pandemia».
Già ieri, 9 agosto, Crimi aveva chiesto le dimissioni del grillino che sarebbe coinvolto nello scandalo. A fargli eco Luigi Di Maio che, dopo avere chiesto ai cinque di “confessare” e lasciare l’incarico, ha rincarato la dose: «Siamo davanti a fatti di una gravità assoluta. I nomi devono essere resi pubblici. Gli italiani hanno il diritto di sapere chi ha tradito la loro fiducia. Questa gente non deve più avere l’occasione di rivestire una carica pubblica. Deve essere allontanata dallo Stato, deve essere punita». Ma intanto i nomi rimangono ignoti, coperti appunto dalla legge sulla privacy.
Nelle ultime ore sono emersi nuovi dettagli su chi ha chiesto il bonus dei 600 euro stanziato dal governo: tra chi ha ottenuto il sussidio ci sarebbero 2mila sindaci, governatori di regione, personaggi noti dello spettacolo, attori e un conduttore tv
(da agenzie)
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