DA OGGI VACCINI PER LA FASCIA 70-80 ANNI: COME FUNZIONA IL PIANO REGIONE PER REGIONE
IL LAZIO HA IL RECORD DI ANZIANI IMMUNIZZATI
Da oggi partono le vaccinazioni anti-Covid anche per la fascia di età tra i 70 e gli 80 anni. Il criterio seguito dal piano vaccinale è quello delle età decrescenti: si finirà quindi di vaccinare over 80, docenti e forze dell’ordine, per poi procedere con i pazienti cosiddetti “fragilissimi”.
Ogni Regione si trova ad affrontare criticità differenti. Ecco quindi un quadro della situazione da Nord a Sud.
Piemonte, dal 15 è il turno dei “fragilissimi”
Dei 350mila over 80 piemontesi, in 110 mila hanno ricevuto la prima dose del vaccino nelle prime tre settimane della campagna vaccinale che, per loro, durerà ancora un mese, considerando che dalla prossima settimana la Regione intende fare 15mila vaccinazioni al giorno, che diventeranno 20mila da fine mese. Già vaccinata oltre la metà (16mila) dei 25mila appartenenti alla forze dell’ordine e il 25 per cento del personale scolastico, docente e universitario, con 22mila vaccinati su circa 81mila prenotati sulla piattaforma digitale (100mila la platea). La stessa che da lunedì sarà disponibile anche per 450 mila over 70: dovranno registrare la pre adesione e sarà il medico di base a fissare l’appuntamento nel proprio ambulatorio o in quelli per la medicina di gruppo per la somministrazione del siero AstraZeneca. Sempre dal 15 saranno chiamati i pazienti “estremamente fragili” affetti dalle tredici patologie indicate dal ministero della salute e, per i più gravi, è prevista anche la vaccinazione dei caregivers conviventi. Per loro, vaccini Pfizer o Moderna, nei centri vaccinali.
Lombardia, vaccinazione in tre fasi. E gli sms non arrivano
In Lombardia, il piano per la vaccinazione anti Covid della popolazione si articola in tre fasi. Fase 1, che ha riguardato il personale sanitario e le forze dell’ordine ed è iniziata il 10 febbraio e la fase 2. Con la somministrazione delle dosi agli ultra ottantenni (700mila) che è iniziata il 18 febbraio. Dall’8 marzo è iniziata la vaccinazione degli insegnanti, la prossima settimana quella dei pazienti “fragili”. Mentre l’11 aprile dovrebbe partire la fase massiva che riguarda 6,6 milioni di persone. Per vaccinarsi bisognava prima registrarsi su un portale della Regione (visto che la vaccinazione è volontaria. Si riceveva via sms un codice di verifica e poi un secondo messaggio con il luogo e la data della somministrazione della dose. La registrazione si può fare anche nelle farmacie e dai medici di famiglia).
Dopo qualche problema iniziale per il sovraccarico delle richieste, il portale ha funzionato, ma i problemi sono sorti sulla consegna degli sms. Prima perchè non arrivavano. Poi, perchè il portale non aveva caricato i Codici di avviamento postale cambiati e fissava quindi gli appuntamenti lontano dal domicilio degli over ottanta. Tanto che la Regione ha annunciato che il servizio non sarà più affidato ad Aria, ma a Poste Italiane. Finora le adesioni complessive sono state 763.201. Quelle della fascia over 80 sono state 583.401. Le adesioni del personale scolastico 166.308. Finora si sono vaccinate 884.068 persone. Di cui 216mila ultra ottantenni. 142.484 tra gli 80 e i 90. 73.506 oltre i novanta anni. Al portale la Regione non segnala tempi di attesa, mentre restano le disfunzioni sugli sms. Per la vaccinazione di massa saranno allestiti 66 hub sparsi su tutto il territorio regionale. I centri vaccini saranno in spazi fieristici, palazzetti dello sport, palestre e luoghi concordati con i sindaci dei vari comuni.
Liguria fanalino di coda per le somministrazioni
Nella settimana del via alle prenotazioni dei vaccini anti Covid di under 65 e personale scolastico, la Liguria continua a rimanere in fondo alla classifica delle somministrazioni divise per regione. A fronte di un 7,21 per cento dei cittadini che hanno ricevuto la prima dose di vaccino, e un 3,1 che ha completato il ciclo, ieri era ancora al penultimo posto per dosi somministrate su dosi consegnate: 157,981 su 226,180, il 69,9 per cento della fornitura a disposizione dell’amministrazione sanitaria. Un ritardo a fronte del quale la Regione ha annunciato per la fine del mese un’accelerata anche nelle consegne (già ieri sono arrivate alle strutture liguri 16,500 nuove dosi di Astrazeneca e 24,570 di Pzifer) e il coinvolgimento di cliniche private e farmacie, ma sul quale pesano ancora diversi problemi di sistema. Per primo, la falsa partenza del programma informatico con cui i medici di base hanno iniziato martedì scorso a prenotare le somministrazioni per i cittadini cosiddetti vulnerabili e ultra vulnerabili, al via lunedì prossimo. Già in corso, invece, con 19mila vaccini a settimana, la campagna rivolta agli over80.
Emilia-Romagna, una campagna a due velocità
Gli anziani corrono, i professori meno. L’Emilia-Romagna è tornata a vaccinare 15mila persone al giorno, ha sfondato quota 520mila dosi somministrate, è quarta in Italia per popolazione “immunizzata” (in 166mila hanno fatto entrambe le dosi) e si trova nel gruppone delle regioni che ha usato più dell’80% delle forniture consegnate. Sullo sfondo emerge però una campagna a doppia velocità . Il 5,5% della popolazione over 80, infatti, ha fatto il vaccino e anche sulle prime dosi la regione è tra le prime: i vaccini si fanno nei punti individuati dalle Ausl (in particolare la Fiera e i poliambulatori a Bologna) e a domicilio. Lunedì si parte con le prenotazioni agli over 75, che però, allo stato attuale, troveranno posto per la puntura a metà aprile. In coda il personale della scuola: 40mila i docenti vaccinati dai medici di famiglia, un terzo del totale. In generale, più della metà delle dosi è stata somministrata a personale sanitario e non sanitario, circa 6.300 alle forze dell’ordine.
Toscana, qui gli over 80 si vaccinano anche dai medici di base
La Toscana ha attivato un sito internet (prenotavaccino.sanita.toscana.it) dove possono prenotare le categorie che vengono vaccinate con AstraZeneca, cioè personale di scuola e università e delle forze dell’ordine. La Regione è tra le poche ad aver aggiunto anche i lavoratori degli uffici giudiziari e gli avvocati. Da ieri, inoltre, la possibilità di fissare l’appuntamento è stata aperta a chi ha tra i 76 e i 79 anni. Tutte queste categorie vengono vaccinate negli hub e nelle altre strutture delle Asl, 50 in tutto. Allo stesso sito avevano prenotato anche i lavoratori della sanità , pubblica e privata, oltre a operatori e ospiti delle Rsa, che sono ormai quasi tutti stati coperti con Pfizer e Moderna. Per quanto riguarda gli over 80, si è scelto, praticamente unici in Italia, di coinvolgere i medici di famiglia. Sono circa 35mila gli anziani che hanno ricevuto il farmaco fino ad ora ma questa settimana il numero dovrebbe raddoppiare. Ogni medico riceve tre fiale, cioè 18 dosi, alla settimana.
Lazio, la Regione che ha vaccinato più anziani
Nel Lazio sono state vaccinate finora 7.304 persone vulnerabili gravi. Oggi (10 marzo) prendono il via le vaccinazioni per i pazienti autistici gravi e i caregiver al Policlinico di Tor Vergata e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove sono stati già vaccinati 250 pazienti over 16 anni. Per le persone estremamente vulnerabili ci sono tre modalità per essere vaccinati: attraverso le strutture sanitarie che li hanno in carico, che sono state avvisate dalla Regione, attraverso il medico di famiglia e prenotando on line dal 4 marzo sul sito di Salutelazio.it.
I genitori caregiver invece devono prenotare chiamando il numero 06164161841. Per chi ha bisogno di vaccinazione domiciliare c’è il numero verde regionale 800118800.
Sempre da oggi (10 marzo) partono le prenotazioni on line per le persone di 77 e 76 anni. Dal 12 potranno prenotarsi i 75 e i 74enni, dal 15 le persone di 73 e 76 anni. Sempre attraverso Salutelazio.it. Mentre è attiva dal 5 marzo la prenotazione per quelli di 78 e 79 anni. Per prenotare bastano la tessera sanitaria da dove prendere il codice fiscale e le ultime 13 cifre del codice numerico Team sul retro della tessera.
Continua la vaccinazione degli over 80 con Pfizer e Moderna: sono state superate le 180mila inoculazioni, pari al 60% dei prenotati con più di 80 anni. Il Lazio è la regione che ha vaccinato più anziani. Si sono chiuse 2 giorni fa le prenotazioni per i professori di scuole e università e per tutto il personale scolastico: 132 mila i prenotati, finora vaccinati oltre 50 mila.
I centri vaccinali su cui può contare il Lazio sono 130, ai quali si aggiungono i grandi hub come l’aeroporto di Fiumicino, la Nuvola di Fuksas all’Eur, la stazione Termini, l’Auditorium, la Città militare alla Cecchignola.
Campania: dializzati e oncologici ancora in attesa del vaccino
In Campania la percentuale di vaccinazione in base alle dosi ricevute supera l’89 per cento. Completata la profilassi per il personale sanitario (pima e seconda dose con Pfizer), è in fase avanzata quella riservata al mondo della scuola. Da sabato anche le forze dell’ordine sono state convocate nei centri allestiti: prof e poliziotti sono destinatari del siero AstraZeneca. Procede anche se a singhiozzo la profilassi per gli over 80, alcuni sono alla seconda dose, altri ancora in attesa di convocazione dopo essersi registrati sulla piattaforma regionale. Nella sola Napoli su 20.162 anziani prenotati ne sono stati vaccinati oltre 11mila. Polemiche sulle decisione della Regione di privilegiare alcune categorie rispetto ad altre: vaccini ai docenti universitari, ma i disabili e in generale le “persone con fragilità ” lasciate ancora in attesa. “Colpa della mancanza delle fiale di Pfizer e Moderna” replicano da Palazzo Santa Lucia, sede della Regione, il cui governatore Vincenzo De Luca, però, ha anticipato tutti vaccinandosi tra i primi: “Ho fatto da cavia per i campani”, si è giustificato. Al momento sono rimasti fuori anche i malati oncologici e i dializzati. Solo nei piccoli centri è iniziata la vaccinazione domiciliare. “Per gli over 65 attendiamo la scheda di consenso informato che deve inviarci il ministero”.
In Puglia ogni Comune ha il suo punto vaccinale
In Puglia sono in corso le vaccinazioni sul personale della scuola, delle forze dell’ordine e sugli over 80 che non hanno problemi di deambulazione. La Regione ha attivato 290 punti di somministrazione: “In ogni comune ce n’è uno”, dice l’assessore alla Salute, Pier Luigi Lopalco. Che conta di chiudere questa fase della campagna entro fine mese. Dal 6 aprile toccherà ai 3mila 600 medici di famiglia scendere in campo, ma non sono previste prenotazioni: saranno loro a contattare gli over 80 in assistenza domiciliare e i pazienti fragilissimi. Ad aprile, in base alle priorità , toccherà ai 390mila pugliesi fra i 70 e 79 anni. “Ma non abbiamo dettagli, perchè non sappiamo quanti vaccini avremo”, rimarca Lopalco. È possibile che siano attivati i canali Cup e FarmaCup. In arrivo un sito Internet per pubblicizzare il programma
Sicilia, per i fragili ancora niente vaccino
Al via oggi in Sicilia la prenotazione per gli over 70, ma per i fragili ancora niente vaccino. Nell’Isola è possibile fissare l’appuntamento tramite Poste in uno dei 144 centri vaccinali solo per over 80 (180 mila su 320 mila i prenotati, appuntamenti disponibili dai primi di aprile) e per il personale scolastico (170 mila prenotati su 135 mila e date libere da marzo). Sono partite le vaccinazioni a domicilio per 11 mila disabili gravissimi, ma restano fuori gli altri disabili. Per i servizi essenziali si procede in ordine sparso: sono partite le somministrazioni su chiamata diretta delle Asp, tramite elenchi forniti dalla Regione, per avvocati e magistrati mentre sono ai nastri di partenza netturbini, personale della Protezione civile e impiegati di Agenzia delle entrate. Per personale della sanità , rsa, forze dell’ordine e carceri le vaccinazioni sono alle battute finali. Aperti finora quattro hub con oltre 50 postazioni ciascuno a Palermo, Catania, Messina e Siracusa.
(da agenzie)
Leave a Reply