DE FALCO TRASFERITO A NAPOLI: “IO MESSO DA PARTE, MA RESTO A BORDO”
IL COMANDANTE LASCIA LA CAPITANERIA DI LIVORNO
Se ne va a lavorare a Napoli e lascia la capitaneria di Livorno.
“Non ho abbandonato la nave, che è sempre la stessa, quella dell’amministrazione, e io resto a bordo anche sono stato usato per quella mia frase rivolta a Schettino e data in pasto ai giornali. Ora spero che la direzione e la rotta della nave sulla quale mi trovo siano le stesse” così spiega in una intervista a Il Tirreno il comandante Gregorio De Falco.
A Napoli sarà capo ufficio demanio della Marina militare.
L’ufficiale spiega di essere finito in un angolo dopo essere stato l’eroe delle fasi di soccorso per le indagini svolte: “Nella vicenda della Concordia vi sono mancanze gravi, seppur di carattere amministrativo, di cui è responsabile la compagnia. Non funzionò il generatore di emergenza della Concordia e il sistema di gestione della Costa non partì perchè non esisteva. C’era solo un telefono dell’unità di crisi. Questa mancanza rileva la responsabilità della società e ne consegue la necessità di rivedere i presupposti perchè Costa gestisca altre navi”.
Infine, De Falco dopo avere promesso “di voler tornare ogni anno al Giglio per riabbracciare i miei superstiti” ha concluso: “Il primo pensiero che mi torna in mente pensando a questa sciagura è l’incredulità : quando seppi della dinamica mi chiesi come era stato possibile. La definì bene l’ex procuratore di Grosseto Francesco Verusio: fu una ‘manovra scellerata’.
E scellerata è il termine adatto perchè esprime la mancanza di senno e di coscienza, ma anche di senso di responsabilità di Schettino”.
(da agenzie)
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