DECADENZA CAVALIERE: ORA FANNO FINTA DI LITIGARE SUL VOTO SEGRETO O PALESE
I CINQUESTELLE CHIEDONO IL VOTO PALESE SAPENDO CHE NON POTRA’ ESSERCI… IL PDL E’ CONTRARIO E LE MODALITA’ DI VOTAZIONE PREVISTE NON LO CONSENTONO IN TEMPI BREVI … ENTRO IL 18 OTTOBRE POTREBBE ARRIVARE IL VOTO DEFINITIVO
Ora che la giunta ha proposto la decadenza per Silvio Berlusconi, si accende lo scontro sul voto segreto al Senato.
Il Movimento cinque stelle non ha dubbi: “Chiediamo – dice la capogruppo Paola Taverna – il voto palese”.
E spiega: “Per evitare il voto segreto in aula basta che il Pd e le altre forze politiche che si erano espresse a favore del voto palese appoggino la proposta di modifica del regolamento depositata da M5s”.
D’accordo in questo senso è il senatore del Pd, Felice Casson: “Noi – dice – abbiamo già chiesto pubblicamente che si voti in maniera palese. Per due motivi: uno è di ordine politico in modo che ciascuno si prenda le proprie responsabilità e abbia il coraggio delle proprie idee. Il secondo motivo è che la questione della decadenza non è istituto di tipo personale ma uno strumento a tutela della istituzione” per evitare che condannati siedano in Parlamento.
Assolutamente contrario, il capogruppo del Pdl Renato Schifani: “Il regolamento è chiaro – spiega – a meno che il presidente Grasso non intenda alterare il regolamento. Io ho fatto per anni il presidente del Senato e ricordo che sul caso di De Gregorio fu proprio Zanda, per il Pd, a chiedermi che il voto fosse segreto”.
Sembra un gioco a scaricabile in vista di qualche “scherzo” nel segreto dell’urna. Perchè con il regolamento attuale (e non certo modificabile in poche settimane, con un Pdl tra l’altro contrario) prevede solo il voto segreto.
Detto questo, Berlusconi potrebbe non essere più senatore già nella settimana che va dal 14 al 20 ottobre.
Ora manca solo il voto finale del Senato. Per arrivare al redde rationem mancano ancora alcune tappe.
Il 9 ottobre il dispositivo con la proposta di decadenza per Berlusconi verrà approvato dalla Giunta stessa e poi comunicato al presidente del Senato Pietro Grasso.
Già dal giorno dopo, il 10 ottobre, può essere convocata la conferenza dei capigruppo per mettere in calendario il voto a Palazzo Madama.
A questo punto, niente preclude che si arrivi in aula in un giorno fissato tra il 14 e il 18 ottobre.
Uno degli elementi che può intralciare il percorso della decadenza del Cavaliere – come si è già detto – è lo scontro tra i partiti sulla possibilità di scegliere il voto palese. Per il regolamento del Senato, articolo 113, lo scrutinio è segreto.
Nella stessa settimana intanto ci sono già due giorni segnati nel calendario di Berlusconi.
Il 15 ottobre il Cavaliere dovrà scegliere tra l’affidamento ai servizi sociali e gli arresti domiciliari.
Mentre il 19 la corte d’Appello di Milano ricalcolerà il periodo di interdizione dai pubblici uffici, come richiesto dalla Cassazione nella sentenza del primo agosto scorso.
(da “Huffingtonpost“)
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