ENTRA BERLUSCONI IN AULA E IL GOVERNO VA SOTTO, TREMONTI NON VOTA
PER UN VOTO NON PASSA IL RENDICONTO DI BILANCIO 2010
La presenza in Aula di Silvio Berlusconi e del governo al gran completo non è bastata ad evitare una pesante sconfitta dagli esiti imprevedibili.
L’esecutivo è stato battuto infatti poco fa a Montecitorio sull’assestamento del bilancio 2010. L’articolo 1 del rendiconto è stato bocciato con 290 a favore e 290 contro.
La maggioranza richiesta era di 291 “sì”.
Alla votazione non ha partecipato il ministro Tremonti, rimasto sull’ingresso dell’Aula, scatenando la rabbia dei parlamentari del Pdl.
Presente invece il premier, che una volta resosi conto dell’accaduto ha mostrato tutto il suo stupore.
Allibito, è rimasto per un po’ seduto al banco del governo, poi ha scambiato qualche parola con i ministri vicini. Alla fine si è alzato e, senza salutare nessuno dei ministri ma intrattenendosi brevemente con il capogruppo del Pdl, Cicchitto, ha lasciato l’emiciclo, scuotendo vistosamente un foglio che aveva in mano.
Dopo il voto, cui ha partecipato anche il premeier, dall’opposizione si è applaudito e urlato: “Dimissioni, dimissioni!”.
“La maggioranza che sostiene il governo non esiste più, nè nel Paese nè in questa Camera”, ha commentato il capogruppo del Pd, Dario Franceschini.
Poco prima la maggioranza aveva già rischiato di andare sotto sulla risoluzione alla nota di aggiornamento del Def 2011.
Il testo, presentato dai capigruppo di Pdl, Lega e Pt, è passato infatti per soli 2 voti: i sì sono stati 287, i no 285.
Un deputato si è astenuto.
Al momento del voto, i banchi del governo erano al completo: c’era anche il leader della Lega Umberto Bossi.
Sul testo sono stati raccolti esattamente tanti voti a favore quanti erano quelli per la maggioranza richiesta per l’approvazione in base al numero dei presenti.
Dai banchi dell’opposizione il risultato del voto è stato accolto con delusione.
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