ESPOSTO DI TUTTI GLI ALTRI CANDIDATI CONTRO IL BERLUSCHINO RENZI: FA PUBBLICITA’ A PAGAMENTO SUI GIORNALI VIOLANDO IL REGOLAMENTO
MA CHI DA’ TUTTI QUESTI SOLDI AL BAMBOCCIONE LIBERAL? CHI GLI HA ASSEGNATO LA MISSION DI VINCERE A TUTTI COSTI E CON TUTTI I MEZZI? CHE INTERESSI ANDRA’ A RAPPRESENTARE?
È guerra nel Pd sulle regole per le nuove iscrizioni per votare al ballottaggio, riaperte tra giovedì e venerdì.
I rappresentati di Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Laura Puppato hanno presentato un esposto al collegio dei garanti delle primarie contro le pagine a pagamento, comparse oggi su tre quotidiani (Corriere della Sera, Quotidiano Nazionale e La Stampa), in cui i renziani, dietro il nome di domenicavoto.it riconducibile alla fondazione Big Bang di Matteo Renzi, invitano alla registrazione in vista del ballottaggio.
Al sindaco di Firenze si imputa di avere «violato tutte le regole del codice di comportamento che aveva sottoscritto e che vieta la pubblicità sui giornali», ha spiegato Paolo Fontanelli, rappresentate di Bersani.
Non solo: «C’è evidentemente uno sfondamento del tetto delle spese e una violazione delle regole di trasparenza».
Renzi replica con un tweet al pandemonio sollevato dall’esposto: “Evitiamo il nervosismo e manteniamo il clima giusto, dai».
I MOTIVI
Nell’esposto presentato da Paolo Fontanelli, in qualità di rappresentante nazionale di Bersani, Pino Bicchielli (Tabacci), Gianluca Zuccari (Puppato), e Loredana De Petris (Vendola), si legge che le pubblicità a pagamento apparse oggi sui quotidiani sono «in aperta violazione con il Codice di Comportamento dei candidati e con i Principi Regolamentari», e sono riconducibili «al candidato Matteo Renzi per i seguenti motivi: 1) La pubblicità contenuta in tale pubblicazione, apparentemente «istituzionale» non è stata deliberata nè pubblicata dal Coordinamento nazionale delle Primarie, unico organismo preposto e legittimato a farlo; 2) La pubblicità contenuta in tale pubblicazione è ingannevole, in quanto suscita la convinzione che chi non si è iscritto all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre e, di conseguenza non ha votato al primo turno, può farlo semplicemente richiedendo la registrazione «tout court», senza specificare che, in realtà , la tipologia dei casi ammissibili è rigorosamente disciplinata; 3) La pubblicità contenuta in tale pubblicazione è palesemente riconducibile al candidato Matteo Renzi, in quanto specifica che «è possibile inviare la richiesta (di registrazione) tramite il sito www.domenicavoto.it. È pertanto evidente che il candidato Matteo Renzi sta tentando artatamente di modificare in maniera consistente la base elettorale dei votanti per il turno di ballottaggio».
«SCATENARE L’INFERNO»
Poco prima dell’esposto, il presidente dei Garanti, Luigi Berlinguer, già denunciava: «Sono stato colpito da un messaggio intercettato casualmente da “Trevi Adesso” che invitava a portare tanta gente a votare e a “scatenare l’inferno”. Ci fa piacere che tanta gente vada a votare come è stato già per il primo turno ma noi non vogliamo l’inferno ma il paradiso e uno svolgimento ordinato delle votazioni come è avvenuto domenica scorsa».
La mail sarebbe stata diffusa dal comitato di Renzi in vista del ballottaggio. «C’è chi sta provando ad inquinare l’informazione e a disinformare».
Berlinguer interviene anche contro le pagine a pagamento: «Ma questo – sostiene Berlinguer – non è quello che abbiamo deciso insieme».
Il presidente dei garanti spiega poi che «ai comitati stanno arrivando una serie di richieste di registrazioni, non singole ma seriali, e questo inganna gli elettori e turba il sereno svolgimento del ballottaggio».
Il presidente del Comitato ricorda che «al secondo turno abbiamo previsto qualche deroga per chi non ha potuto votare al primo turno per ragioni indipendenti alla sua volontà . Sono casi eccezionali ed individuali e le richieste di votare vanno motivate perchè i comitati provinciali devono valutare la motivazione».
MAIL BOMBING
Per recuperare 290mila voti che lo separano da Bersani, Renzi, attraverso il suo Comitato, avrebbe messo in atto una vera e propria campagna di «mail bombing», cioè mail seriali e non individuali.
Per esempio, anche su un sito di ricette è possibile compilare un modulo e inviare online la richiesta di votare al sito www.domenicavoto.it, lo stesso indirizzo che è apparso nelle pagine a pagamento.
A fianco del modulo, che poi si può inviare a www.domenicavoto.it, sono suggeriti «i motivi familiari, di salute, di lavoro e viaggi all’estero» come causa per motivare l’impossibilità di registrarsi.
COORDINAMENTI IN TILT
Tutto questo mentre alcuni coordinamenti provinciali delle primarie del centrosinistra stanno andando in tilt a causa dell’alto numero di mail arrivate in seguito alla campagna «virale» avviata dai renziani per portare quanta più gente al voto al ballottaggio.
A Milano, ad esempio, in molti stanno ricevendo questa risposta dal coordinamento locale: «A causa dell’alto numero di richieste non sarà possibile rispondere direttamente. In caso di mancata risposta la richiesta deve considerarsi non accolta.
Ci scusiamo per il disagio».
(da “il Corriere della Sera“)
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