FALSE PROMESSE AGLI OPERAI DI TERMINI IMERESE: DI MAIO SE NE INFISCHIA, LAVORATORI OCCUPANO IL COMUNE
AVEVA PROMESSO LA CASSA INTEGRAZIONE, ORA E’ SPARITO… E’ ANDATO PERO’ DAI LAVORATORI DELLE STESSA AZIENDA AD ATESSA FACENDO ALTRE PROMESSE PERCHE’ IN ABRUZZO SI VOTA
«Basta prenditori! Sono a Termini Imerese con gli operai della Blutec, un’azienda in difficoltà a causa di una proprietà che ha abbandonato 800 operai dopo aver preso finanziamenti statali. È giusto che sappiano che, adesso, lo Stato è dalla loro parte».
Così Luigi Di Maio il 26 ottobre 2018 lanciava un collegamento in diretta su Facebook assieme ai lavoratori della Blutec durante il quale avrebbe annunciato che «non possiamo più cedere al ricatto occupazionale di chi viene qui a dire “tu mi dai i sodi altrimenti licenzio” e poi allo stesso tempo prendi i soldi e non fai lavorare le persone. Questo è solo un modo per sfruttare le sofferenze della gente».
Parole di speranza per i mille lavoratori (700 Blutec e 300 dell’indotto) dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese.
Ma come è già successo in altre occasioni Di Maio ha dimenticato quelle promesse e ieri gli operai, alla soglia dell’esasperazione, hanno occupato la sede del Comune di Termini Imerese. Due giorni fa i segretari di Fim Fiom e Uilm, Ludovico Guercio, Roberto Mastrosimone e Vincenzo Comella hanno appreso che nonostante le numerose rassicurazioni e promesse del bisministro del lavoro e dello Sviluppo Economico «ci sarebbero delle perplessità da parte degli uffici preposti del ministero alla firma del decreto per il rinnovo della cassa integrazione per i lavoratori di Blutec e dell’indotto a Termini Imerese nonostante sia stato firmato l’accordo a gennaio per la proroga».
Oggi gli operai sono in presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, sotto accusa la mancata attuazione del piano industriale e soprattutto il silenzio del MISE.
I sindacati chiedono un incontro proprio con Di Maio: «Non si può più attendere, serve subito la risposta sull’approvazione della cassa integrazione, il cui accordo è stato siglato il 7 gennaio scorso. Il Ministro Di Maio in visita allo stabilimento lo scorso ottobre aveva dato garanzie sulla continuità delle tutele per i lavoratori e sul futuro della vertenza, chiediamo di dimostrare concretamente questo impegno».
Ad ottobre Di Maio faceva il duro, come al solito, chiamando in causa FCA ed invitando la Blutec ad assumersi le sue responsabilità , oggi è semplicemente scomparso.
E i sindacati dall’aula consigliare del Comune chiedono di essere convocati al Ministero per poter dare risposte ai lavoratori.
Il coinvolgimento di FCA non c’è stato e il governo si è eclissato.
Quando Di Maio era andato a Termini Imerese aveva dato la misura del Cambiamento, facendo capire quanto le cose fossero distanti con chi c’era prima: «Questi sono lavoratori che sono stati presi in giro tante volte dai governi. E quando poi i governi non sono stati capaci di farsi rispettare, facendosi prendere in giro dalla proprietà , loro sono rimasti nel tritacarne tra l’incudine e il martello. Sono venuto qui per dire a queste persone che gli staremo sempre vicini. Ora o la Blutec rispetta gli impegni oppure lo Stato si farà rispettare».
Però le cose non sono andare così, tant’è che i portavoce del M5S ora chiedono che “Blutec provveda al pagamento dei 2,5 milioni di euro” e che rispetti ” i vincoli che le sono stati concessi dal Governo”.
Sarebbe però davvero ingeneroso dire che Di Maio ha completamente dimenticato gli operai della Blutec. Perchè il MISE ha convocato il 24 gennaio un tavolo tecnico per affrontare la questione della Blutec, solo che è quella di Atessa (Chieti) e non quella di Termini Imerese.
Di Maio non c’era ma la notizia è stata data in anteprima il 18 gennaio dalla candidata presidente alla Regione Abruzzo Sara Marcozzi. Il motivo è che in Abruzzo si va a votare e quindi Di Maio ha fatto l’ennesima promessa agli operai.
Ma ovviamente sono solo i governi precedenti che speculano sulla pelle degli operai solo per prendere qualche voto.
(da agenzie)
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