FINALMENTE UN VERO “RESPONSABILE”, MA DI TRUFFA! CONDANNATO A 4 ANNI L’ON. GRASSANO, UN ALTRO AMICHETTO DI SILVIO E UMBERTO
SI E’ FOTTUTO 750.000 EURO DEL COMUNE DI ALESSANDRIA E I “RESPONSABILI” LO HANNO PURE NOMINATO TESORIERE DEL GRUPPO…UN PASSATO NELLA LEGA, E’ SUBENTRATO A COTA: SABATO LA CONDANNA IN PRIMO GRADO A 4 ANNI CON L’INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI E L’OBBLIGO DI RISARCIRE 850.000 EURO AL COMUNE
Finalmente un “responsabile” di nome e di fatto, in Parlamento e in tribunale. Parliamo di Maurizio Grassano, 49enne ex leghista, ora membro della gloriosa “terza gamba” del governo Berlusconi.
Sabato scorso il tribunale di Alessandria lo ha condannato a quattro anni per truffa aggravata ai danni del Comune.
Una cosa non da poco, visto che Grassano è stato per anni consigliere comunale della Lega Nord e presidente del Consiglio comunale fino al suo ingresso in Parlamento.
Il caso, lo ricordiamo, scoppia nel febbraio 2009, quando qualcuno decide di vederci chiaro sui costi a carico del Comune del presidente Grassano.
Fin dal 2003, il comune di Alessandria eroga cospicui rimborsi alla Vega Srl dell’imprenditore Sergio Cavanna, azienda di Novi Ligure attiva nel settore delle costruzioni di cui Grassano risulta dipendente.
Cifre importanti, sempre in crescita (89.000 euro nel 2004, 158.000 nel 2008, 190.000 solo nei primi mesi del 2009), versate all’azienda per rimbosare le assenze di Grassano dal lavoro, a causa dei suoi impegni istituzionali.
La magistratura apre un’inchiesta e il 25 settembre 2009 Grassano viene arrestato (un mese ai domiciliari) per inquinamento delle prove.
Poi il processo e sabato la sentenza: condanna per truffa, con annessa interdizione dai pubblici uffici, a quattro anni di reclusione.
Il Comune avrebbe versato oltre 750.000 euro per un rapporto di lavoro inesistente, non comprovato da alcun documento o contratto.
Grassano e il titotale dell’azienda, in pratica, erano d’accordo nel far figurare stipendi d’oro al politico, al solo scopo di ottenere i rimborsi, previsti dalla legge, da parte del Comune.
Il giudice ha disposto altresì un risarcimento di 850.000 euro (i cui 380.000 da versare immediatamente) a favore del Comune di Alessandria che si era costituito parte civile.
Dimissioni? Neanche a parlarne.
Anzi, la sua vicenda giudiziaria non gli ha impedito di essere nominato tesoriere del gruppo parlamentare di Iniziativa Responsabile.
Visto le credenziali, una scelta opportuna…
Grassano è in Parlamento dal giugno 2010, quando, da primo dei non eletti, subentrò al dimissionario Roberto Cota, presidente della Regione Piemonte.
La Lega, in cui aveva militato per anni, lo aveva espulso (ovviamente solo dopo che era intervenuta la magistratura), quindi Grassano era finito inizialmente al Gruppo Misto, poi ai Liberaldemocratici, quindi all’Alleanza di Centro di Pionati, fino ai Responsabili.
Ora è membro della Commissione Esteri, nonostante le difficoltà nel’individuare le grandi capitali europee (impetosa fu la Zanzara di Radio24).
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