FRANCIA, LA PROTESTA CONTRO LA RIFORMA DELLE PENSIONI FINISCE CON L’ATTACCO DEI BLACK BLOC ALLA POLIZIA
CENTINAIA DI MIGLIAIA IN PIAZZA A PARIGI, MA LE PERCENTUALI DEGLI SCIOPERANTI NELLE VARIE CATEGORIE PRODUTTIVE NON SUPERANO IL 20%
Quelle di oggi sono per i sindacati francesi le prime manifestazioni massicce da quando il presidente Emmanuel Macron ha forzato il passaggio in Parlamento dell’innalzamento dell’età pensionabile senza un voto, applicando l’articolo 49.3 della Costituzione.
Poco prima della partenza del corteo, Laurent Berger, il segretario generale della Cfdt, Confederazione francese democratica del lavoro, uno dei più grandi sindacati nazionali francesi, ha lanciato un appello «al rispetto dei beni e delle persone, alla non-violenza».
Manifestanti anti riforma delle pensioni del sindacato Cgt di Roissy Charles de Gaulle, principale aeroporto di Parigi, hanno bloccato l’autostrada A1 che porta al terminal 1 dello scalo. Code interminabili di auto e taxi sono ferme in attesa di uno sblocco, mentre file di viaggiatori sono costretti a camminare a piedi ai bordi dell’autostrada per raggiungere il loro terminal.
Nelle scuole sta scioperando, secondo i dati del ministero dell’Istruzione, il 21,4% degli insegnanti.
Nell’ovest del Paese cominciano a registrarsi carenze di carburante dopo i blocchi delle raffinerie attuati nei giorni scorsi. Intanto l’Aviazione Civile chiede alle compagnie aeree di cancellare il 30% dei voli a Orly domani (venerdì) e il 20% in altri aeroporti a causa dello sciopero dei controllori di volo contro questa riforma.
Gli aeroporti interessati dalla cancellazione di un volo su cinque saranno Marsiglia-Provenza, Bordeaux-Merignac e Lione-Saint-Exupery, sia venerdì che sabato, ha dichiarato la DGAC in un comunicato. A Orly, la situazione migliorerà sabato per i viaggiatori con il 15% dei voli cancellati.
I cortei nella capitale
La manifestazione parigina contro la riforma delle pensioni ha preso il via da place de la Bastille e a Republique, poco prima dell’arrivo del corteo, si sono verificate delle prime tensioni. Gli agenti delle forze dell’ordine, riferisce Le Figaro, sono stati bersagliati con il lancio di oggetti e hanno risposto con gas lacrimogeni. Proprio per evitare disordini, sono stati circa duemila i controlli effettuati prima del corteo per cercare di individuare eventuali problemi durante la marcia e ci sono stati 5 fermi.
Secondo i sindacati, in piazza nella capitale francese ci sono circa 800 mila persone. Atti vandalici contro beni pubblici sono stati registrati sia a Parigi che in altre località francesi. Nel corso degli scontri di Parigi un poliziotto è stato colpito alla testa da un sampietrino. Lo riporta BfmTv.
La prefettura di polizia, citata da Le Figaro, riferisce di circa un migliaio di black bloc al corteo. Anche l’emittente Bfmtv, citando informazioni proprie, riferisce della presenza di circa mille black bloc al corteo e aggiunge che gli agenti intervengono e portano avanti cariche per provare a disperderli.
Secondo la ricostruzione fornita da Le Figaro, una pioggia di pietre e altri oggetti è stata lanciata sulla polizia e gli agenti hanno risposto con numerose cariche e con l’uso di gas lacrimogeni. A margine del corteo, riferisce ancora Bfmtv, dei manifestanti hanno acceso fuochi d’artificio all’altezza di Grands Boulevards: secondo l’emittente, la maggior parte è esplosa in aria, ma alcuni vengono diretti verso gli agenti.
Sono almeno 26 gli arresti compiuti fino al tardo pomeriggio a Parigi dalle forze dell’ordine durante i disordini e gli scontri a margine della manifestazione di protesta contro la riforma delle pensioni. Le forze dell’ordine hanno separato i partecipanti alla manifestazione sindacale dagli elementi più violenti presenti in testa al corteo.
Adesione allo sciopero
Per quanto riguarda l’adesione allo sciopero, a metà giornata, secondo il ministero della Funzione pubblica francese, nella pubblica amministrazione statale ha aderito allo sciopero contro la riforma delle pensioni il 15,5% dei lavoratori, nella pubblica amministrazione locale il 6,5% e nella sanità pubblica l’8,1%.
La partecipazione è inferiore rispetto al 7 marzo scorso, quando le adesioni furono rispettivamente pari al 24,4%, all’11% e al 9,4%. I sindacati si riuniranno in serata per decidere una eventuale decima giornata di mobilitazione generale.
Disordini a Bordeaux
Anche a Bordeaux, dove un gruppo di facinorosi ha dato fuoco ai cassonetti e affrontato gli agenti sul corso Pasteur.
A Lorient, in Bretagna, un gruppo di manifestanti ha attaccato il commissariato e un ufficio della prefettura. Il ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, ha reso noto che alcuni funzionari sono rimasti feriti sottolineando che «tali atti non possono restare impuniti».
Tensioni sono scoppiate tra manifestanti e polizia durante i cortei contro la riforma delle pensioni in corso nelle città francesi di Nantes e Rennes. Lo riporta Bfmtv. I manifestanti a Nantes hanno rovesciato un cassonetto del vetro da cui hanno afferrato bottiglie da lanciare contro la polizia, che ha risposto usando gas lacrimogeni per disperdere il corteo.
Nel Sud della Francia, manifestazioni anche a Nizza e Tolone, le più grandi, con circa 35 mila e 30 mila persone, oltre che a Drauguignan e Brignoles.
Incidenti anche a Le Havre, nel nord, dove sono state fermate 8 persone per danneggiamenti di arredo urbano e incendio di cassonetti e materiale pubblico. Otto fermi anche a Rouen, in Normandia, dove altre 11 persone sono state curate per ferite riportate durante gli scontri. Fra questi, una donna che lamenta l’amputazione del pollice. Feriti anche due funzionari di polizia colpiti da sassi alla testa.
L’associazione degli albergatori e ristoratori di Francia ha scritto una lettera alla premier francese, Elisabeth Borne, per lanciare un grido d’allarme sulle conseguenze degli scioperi e delle manifestazioni a ripetizione che danneggiano gravemente il settore, già duramente provato dalla pandemia e dall’inflazione con l’aumento dei costi delle materie prime.
Nella lettera si citano gli scioperi dei trasporti, le immondizie non raccolte da giorni a Parigi, i blocchi stradali come elementi che tengono lontani i turisti.
E il conto è già salato, fanno notare i rappresentanti del settore: secondo quanto riferito dal presidente dell’associazione Pascal Mousset, riferisce BFM-TV, nei ristoranti, a Parigi e nelle grandi città, il calo di attività si aggira attorno al 25%. E riguarda soprattutto i locali che sorgono in «quartieri sporchi», quelli in cui la raccolta dei rifiuti non è più effettuata, e in quelli vicini alle stazioni ferroviarie.
Per questi ultimi locali, il calo di attività aumenta al 50%. Nei quartieri del centro di Parigi, «dove ogni sera vengono dati alle fiamme i cassonetti – dice a BFM Franck Trouet, delegato generale dell’associazione – gli annullamenti di gruppi di turisti, soprattutto americani, si moltiplicano».
Peggio di tutti stanno – aggiunge – «i locali che si trovano vicini a manifestazioni violente, che sono costretti quindi a chiudere o a ridurre la loro attività, con una caduta dell’80% del fatturato». In provincia, a dissuadere il turismo sono «i blocchi stradali e il timore di una penuria di carburante alle pompe di benzina». Nell’ultima settimana il calo d’attività è stato del 40%.
(da La Stampa)
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