“GIU’ LE MANI DALLA POLIZIA, SALVINI PENSI AI TAGLI FATTI DALLA LEGA AL GOVERNO”: I POLIZIOTTI SCARICANO SALVINI
I SINDACATI DEGLI AGENTI: “DA DENUNCIA, RINUNCI ALL’IMMUNITA'”… MA IL CORAGGIOSO PADAGNO NON RINUNCIA NEANCHE ALLA SCORTA
I sindacati di Polizia insorgono contro Matteo Salvini che, dal palco di Ponte di Legno, indossando la maglietta della Polstato, a Ferragosto, parla dello stato della Sicurezza del Paese.
E incita la platea leghista con frasi dal sapore vagamente golpista, del tipo “quando arriveremo al governo, polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le nostre città “.
Ma le sue esternazioni suscitano un coro di proteste da parte dei sindacati nazionali di Polizia.
Romano, Siulp: “Da denuncia, rinunci all’immunità “.
Felice Romano, segretario del Siulp, il primo sindacato italiano, chiede a Salvini che rinunci all’immunità parlamentare, visto che indossare la divisa della Polizia è reato. “Il fatto che sia un parlamentare – attacca Romano – non può autorizzarlo a indossare impunemente la nostra divisa. Ci sono delle regole che vanno rispettate da tutti, anche da lui. È bene che si faccia chiarezza una volta per tutti su questo tema. Conosciamo tutti la goliardia di Salvini e sicuramente questa uscita è una delle tante che fa per catturare il consenso e parlare alla pancia degli italiani scontenti dalla crisi, dalle difficoltà economiche. Ma lui pone un problema su cui il governo deve riflettere: l’Ue non sta affrontando nel modo giusto la questione-immigrazione. E il problema di tipo sociale e politico che ne consegue corre il rischio (anche per il fomentare in questo modo di alcuni esponenti di partiti) di diventare una bomba a orologeria che graverà sull’ordine pubblico, contrapponendo generazioni e soprattutto le etnie”.
“Che gli italiani siano tranquilli – ha concluso Romano – la polizia così come carabinieri e le altre forze dell’ordine agiranno sempre e solo nel rispetto delle leggi che il Parlamento ci dà . E dei principi della Costituzione su cui abbiamo giurato lealtà . Poi, se il Parlamento fa leggi strane, il problema è a monte: come si forma il Parlamento, non come agiscono le forze polizia”.
Tiani, Siap: “Salvini pensi ai tagli alla Sicurezza fatti da Maroni”.
“Ogni poliziotto o carabiniere in cabina elettorale – dichiara Giuseppe Tiani, segretario del Siap – si esprime liberamente premiando o meno la coalizione o i partiti a cui ritiene di dare fiducia. Per questo non è accettabile che un politico come Salvini possa continuare a permettersi d’indossare la divisa della Polizia di Stato promettendo che se dovesse andare al Governo utilizzerà poliziotti o carabinieri per una sorta di delirante demagogica e pericolosa ‘pulizia etnica’.
Corre l’obbligo di ricordare a Salvini che l’ultimo governo di cui la Lega ha fatto parte è quello dei tagli lineari a tutte le Forze di Polizia i cui effetti nefasti paghiamo ancora oggi nonostante l’emergenza sul fronte dell’immigrazione e del terrorismo.
Quanto accaduto ieri a Ponte di Legno è un atto gravissimo perchè si tenta di manipolare sul piano politico il ruolo delle Forze di polizia che sono terze e rispondono solo agli interessi dello Stato e delle politiche di Governo legittimate dalle procedure democratiche. Si tratta dell’ennesimo atto provocatorio davanti al quale i poliziotti prendono le dovute e doverose distanze”.
Tissone, Silp: “Inaccettabile”.
“Salvini – dichiara Daniele Tissone, segretario generale Silp- sale, nuovamente, sul palco con la maglietta della polizia addosso: è nuovamente inaccettabile. Come lo sono le sue frasi. Ma Salvini si rende conto oppure no di quello che dice? Polizia e forze dell’ordine stanno dalla parte dei cittadini e delle leggi, tra mille difficoltà ma, sempre e comunque, al servizio della democrazia e dello stato di diritto.
I poliziotti respingono al mittente l’appello di Salvini che, ancora una volta, ha perso un’occasione per tacere soprattutto se ripensiamo a quando il suo partito era al governo e ai tagli miliardari alla sicurezza che produssero i suoi amici di partito (il riferimento è all’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni, ndr). Penso che, stavolta, abbia passato il segno”.
La Spina, Anfp: “Giù le mani dalla divisa”.
“Più volte – è la reazione di Lorena La Spina, leader dell’Anfp, il sindacato dei funzionari – siamo stati costretti a dire “giù le mani dalla nostra divisa”, a chi la utilizza strumentalmente per coinvolgere le Forze dell’ordine in un gioco politico che non appartiene loro.
E ancor più grave che indossando la nostra maglia ci si senta autorizzati ad invocare addirittura una ‘pulizia etnica’, che ci riporta indietro ad una delle pagine più oscure e dolorose della storia del nostro Paese.
La Polizia di Stato appartiene solo ai cittadini ed alle Istituzioni democratiche, al cui servizio essa opera, nel rigoroso rispetto delle leggi e delle garanzie costituzionali. Questo dovrebbe essere ormai chiaro a tutti, in particolare proprio a chi riveste importanti funzioni di rappresentanza nel mondo politico”.
(da agenzie)
Leave a Reply