GLI ANALISTI BRITANNICI: LA RUSSIA NON POTRA’ SOSTENERE LE PERDITE MILITARI OLTRE TRE SETTIMANE
IL TELEGRAPH:“SONO IN SERIE DIFFICOLTA, TROPPE PERDITE AEREE’“
Secondo gli analisti occidentali, la Russia non può sostenere altre perdite aeree per più di 15 giorni. Almeno 9 aerei militari sono stati abbattuti in Ucraina in sole 24 ore. Questo quanto riporta il Telegraph che si rifà ad analisti esteri: Mosca non è stata in grado di stabilire una superiorità aerea sui cieli dell’Ucraina.
Non è riuscita a mettere abbastanza in difficoltà l’aviazione ucraina.
Il tutto ha sorpreso anche gli analisti occidentali che non hanno saputo spiegare cosa possa essere accaduto, viste le risorse militari numericamente superiori a quelle ucraine.
Se Kiev dovesse continuare a resistere all’attacco, Putin potrebbe essere messo in seria difficoltà allo scadere della terza settimana del conflitto. Nonostante i fitti bombardamenti, infatti, l’esercito ucraino non arretra e il destino dell’Ucraina è ancora tutto da scrivere.
Lawrence Freedman, professore emerito di studi sulla guerra al King’s College di Londra sostiene che i russi non avessero pianificato una guerra lunga e che quindi non hanno pensato a come mantenerla nel tempo.
Le perdite delle truppe di Putin possono essere verificate dagli analisti solo basandosi su immagini verificate di jet precipitati o di carri armati bruciati pubblicate poi sui social media dai giornalisti.
Le stime, dunque, non sono definitive: le perdite potrebbero essere anche maggiori di quelle riportate. Per ora è chiaro che la Russia ha perso almeno 11 aerei, 11 elicotteri e due droni in 12 giorni. Nove di questi mezzi militari sono stati distrutti alla fine della settimana. Il costo è di quasi un quarto di miliardo di sterline per i soli aerei da guerra.
Secondo le accuse dell’Ucraina e i rilievi dei media occidentali, Putin starebbe inoltre cercando di nascondere le perdite di soldati.
L’operazione in Ucraina, infatti, non è mai stata presentata come una guerra ma come una missione militare speciale che non avrebbe dovuto richiedere sforzi importanti alle truppe.
Con il passare dei giorni, però, anche la popolazione russa si sta rendendo conto che la guerra è più importante di quello che sembra.
La censura dei media ha convinto molti che l’offensiva non sia dura come dipinta dall’Occidente e che le sanzioni siano ingiustificate, mirate a compromettere l’economia del Paese. Col passare delle ore però il malcontento cresce e secondo quanto affermato anche dall’oppositore politico ora in carcere Aleksej Navalny, le proteste sono destinate ad aumentare ulteriormente
(da Fanpage)
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