I SOVRANISTI PATACCA CHE PERMETTONO AD AGENTI NORDCOREANI DI FARE IL CAZZO CHE VOGLIONO IN ITALIA: SALVINI NON DIFENDE NEANCHE I CONFINI DEL CORTILE DI CASA
IL RAPIMENTO DELLA FIGLIA DELL’EX AMBASCIATORE NORD COREANO RIMPATRIATA A FORZA.., LA VELINA SENZA PROVE DELLA FARNESINA E LE OPPOSIZIONI CHE INSORGONO
La figlia di Jo Song-gil, ex ambasciatore reggente a Roma – “scomparso” in quello che è visto come un tentativo di diserzione – è stata rimpatriata su sua richiesta per stare con i nonni. È questa la versione data dal Ministero degli Esteri in una nota ufficiale dopo che dal mondo politico erano arrivate numerose richieste di chiarimento.
Secondo Thae Yong-Ho, ex numero due dell’ambasciata del Nord a Londra, rifugiatosi a Seul nel 2016, la ragazza sarebbe stata invece rimpatriata con la forza.
Il blitz, riporta l’agenzia Yonhap, sarebbe avvenuto prima del tentativo della ragazza di riunirsi ai genitori.
A seguito delle domande di chiarimento sulla vicenda la Farnesina, in una nota, precisa quanto segue.
Il 3 gennaio scorso la Farnesina aveva già reso noto di aver ricevuto per via diplomatica dall’Ambasciata della Corea del Nord a Roma la comunicazione relativa all’avvicendamento del funzionario presso l’Ambasciata stessa. La Farnesina ha ricevuto due note formali al riguardo. La prima, datata 20 novembre 2018, con la quale veniva data notizia dell’assunzione delle funzioni di Incaricato d’Affari a Roma da parte del Signor Kim Chon. La seconda, datata 5 dicembre 2018, con la quale si informava che l’ex Incaricato d’Affari Jo Song Gil e la moglie avevano lasciato l’Ambasciata il 10 novembre e che la figlia, avendo richiesto di rientrare nel suo Paese dai nonni, vi aveva fatto rientro, il 14 novembre 2018, accompagnata da personale femminile dell’Ambasciata. La Farnesina precisa infine di non disporre di alcuna altra informazione sulla vicenda.
La versione di Thae Yong-Ho. “Non sono sicuro di quanti figli avesse Jo, ma quella che era in Italia è stata rimandata in Corea del Nord. Jo è attualmente con la moglie”, ha affermato Thae.
La ragazza, che in base a quanto appreso dall’ANSA avrebbe 17 anni, era una studentessa delle superiori. “Non posso più dire pubblicamente a Jo di venire in Corea del Sud”, ha aggiunto Thae, ricordando che il Nord è solito procedere ad aspre punizioni e ritorsioni nei confronti dei familiari delle persone che decidono di disertare a Seul piuttosto che in Paesi terzi.
L’ex diplomatico aveva più volte sollecitato Jo a puntare sul Sud come destinazione finale, sollecitando il governo di Seul a promuovere sforzi in tal senso, favorendone la fuga.
Jo era tornato in Italia con un nuovo mandato diplomatico a maggio del 2015, divenendo incaricato d’affari e quindi reggente della sede fino a novembre 2018, a seguito dell’espulsione dell’ ambasciatore Mun Jong-nam a ottobre 2017 in risposta al sesto test nucleare fatto dal Nord appena un mese prima.
Di Stefano (M5s): “Fatto grave, chi ha sbagliato paghi”.
Sulla questione interviene il sottosegretario agli Esteri grillino, Manlio Di Stefano: “La storia di Jo Song-gil e di sua figlia, rapita dall’intelligence nordcoreana in Italia, se confermata, sarebbe un caso di una gravità inaudita – scrive su Facebook -. Quando avvenne una cosa simile, il caso Shalabayeva, andai direttamente in Kazakistan per incontrarla e capire cosa fosse accaduto e appurammo responsabilità dirette dell’allora Ministro dell’Interno Alfano. Chi ha responsabilità pagherà , statene certi”.
Fratoianni (Sinistra Italiana): “Gravissimo rapimento”.
Sulla vicenda interviene anche Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: “Il governo, il ministro degli Affari Esteri, il Ministro dell’Interno, che capisco impegnato nel denunciare tutti i giorni il pericolosissimo rischio dell’arrivo di qualche Ong sulle nostre coste, vengano a riferire senza indugio in Aula su cosa sia effettivamente accaduto” con la questione della figlia dell’ambasciatore della Corea del Nord”.
“In questi minuti i principali organi di stampa riportano una notizia che se confermata costituirebbe quanto meno questione di grande imbarazzo per il nostro Paese: uomini dei servizi di sicurezza della Corea del Nord avrebbero prelevato, cioè rapito, sul suolo italiano la figlia dell’ex ambasciatore a Roma di quel Paese. Ripeto: prelevata, rapita e riportata contro la sua volontà in Corea del Nord.Se questa notizia venisse confermata costituirebbe un fatto imbarazzante e anche grave per il nostro Paese: servizi di sicurezza di Paesi stranieri possono operare sul nostro territorio prelevando una persona, in questo caso una minorenne, e rimpatriarla contro la sua volontà ? Una situazione inaccettabile” afferma Fratoianni ricordando per altro che “il nostro Paese non è nuovo purtroppo a fatti di questo tipo. Nella legislatura scorsa ci trovammo di fronte all’imbarazzante caso Shalabajeva, non vorrei che ci dovessimo trovare di fronte ad un caso analogo per una seconda volta. Quindi per tempo chiedo che il governo riferisca in Aula – conclude Fratoianni- e di dare al Parlamento e al Paese notizie chiare su quello che sta accadendo sul nostro territorio nazionale”.
Quartapelle (Pd): “Salvini chiarisca su violazione sovranità nazionale”.
“La notizia di oggi è il rapimento della figlia di Jo Song-gil, un diplomatico nordcoreano in servizio a Roma dal 2015 al 2017, attualmente nascosto e in cerca di asilo politico insieme alla moglie. Se così fosse, ministro Salvini ci spieghi come sia stato possibile che i servizi segreti nordcoreani abbiano potuto agire indisturbati sul nostro territorio nazionale”.
Lo chiede Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera, in un’interrogazione al ministro dell’Interno.
“Se confermato, sarebbe un fatto gravissimo – prosegue la deputata del Pd – che una ragazza ancora minorenne sia stata riportata in Corea del Nord da una squadra di agenti speciali inviata in Italia da Pyongyang. Si tratterebbe di una novità sconvolgente perchè l’Italia ha sempre garantito rifugio a chi scappa dai regimi. Per questo motivo dal momento della diserzione del padre e della sua protezione da parte dei servizi segreti italiani, anche la ragazza avrebbe dovuto essere adeguatamente protetta poichè soggetto ad altissimo rischio di ritorsione da parte del regime nord coreano. Per di più si profilerebbe una violazione clamorosa della nostra sovranità nazionale con l’incursione da parte di un’intelligence straniera per rapire una minorenne e ricondurla in uno Stato dove vige una dittatura feroce e dove sarà soggetta a pesanti ritorsioni e vendette per il tradimento del padre”.
“Il ministro dell’Interno – conclude Quartapelle – che nelle ultime 48 ore è stato impegnato in dieci appuntamenti elettorali in Sardegna ed è stato assorbito dalla protesta dei pastori sardi, ha una pesante responsabilità in questa vicenda. Salvini conferma di essere solo il ministro della propaganda, perchè quando deve garantire davvero sicurezza a chi è perseguitato dimostra di essere distratto, tanto da lasciare che servizi segreti di un altro Paese agiscano indisturbati da noi”.
Santelli (Forza Italia): “Chiediamo informativa urgente del Governo”.
“Chiediamo un’informativa urgente al governo perchè la vicenda della figlia minorenne dell’ex ambasciatore nordcoreano, lì dove fosse realmente accaduta in questi termini, sarebbe gravissima. Investirebbe, per la sua delicatezza, anche i profili di sicurezza del nostro Paese è questo sarebbe inammissibile”. Lo dice, in una nota, Jole Santelli, deputata di Forza Italia.
(da agenzie)
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