IL BUFFET VIETATO DI TESEI APPARECCHIATO A FIGLIUOLO
PRANZO AL CHIUSO CON GENERALE CON TANTO DI ASSEMBRAMENTO
Una scena talmente surreale a cui, se non ci fossero le foto pubblicate ieri da Tpi, sarebbe impossibile credere: un buffet in un corridoio al chiuso, per quanto con un soffitto molto alto, con le persone attorno al tavolo per recuperare il pasto e impegnate a mangiare.
Come se non ci fossero le restrizioni anti-pandemiche.
Come se quelle persone non fossero operatori sanitari, appartenenti alla task force anti-Covid dell’Umbria, la governatrice Donatella Tesi, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il direttore generale dell’azienda sanitaria Marcello Giannico e il commissario all’emergenza pandemica Francesco Paolo Figliuolo. In mimetica, come sempre.
È successo ieri a Perugia, nel giorno in cui il generale Figliuolo ha annunciato urbi et orbi che da giovedì prossimo le prenotazioni per i vaccini saranno aperte a tutte le fasce d’età, a partire dai 12 anni anche, infatti ieri l’Ema ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino Pfizer anche a bambini e adolescenti.
Certo, Nino Cartabellotta, il solito guastafeste della Fondazione Gimbe, nota: “Bene apertura a tutte le fasce di età, ma 3,7 milioni di over 60 sono ancora senza la prima dose del vaccino”.
Tanto che lo stesso Figliuolo ha dovuto puntualizzare: “Dobbiamo intercettare la parte della popolazione degli over 60 che ci manca in modo da mettere in sicurezza le fasce che rischiano più di finire in ospedale o in terapia intensiva”.
Chissà quanti erano i vaccinati ieri al banchetto, ma anche fossero stati tutti vaccinati le restrizioni persistono e prevedono la possibilità di mangiare al ristorante soltanto all’aperto, seduti ai tavoli, ben distanziati, con le mascherine una volta in piedi. Addirittura i matrimoni, eventi dove buffet e banchetti non mancano mai, sono ancora vietati e per la ripartenza sono previsti per pranzi e cene tavoli a due metri di distanza e divieto assoluto di self service. Per dire.
Chi era presente, ieri al Centro di ricerca emato-oncologico dell’ospedale, racconta di un Figliuolo in grande imbarazzo per la scelta della Regione Umbria, che tra il taglio del nastro al nuovo Modular hospital di Perugia e la visita al punto vaccinale di Solomeo, ha deciso di portare la comitiva al Centro di ricerca appunto, struttura inaugurata nel 2015 con tre piani di ricerca/diagnostica, la direzione al quarto, e una sala conferenze.
Per l’occasione è stata ingaggiata appositamente una società di catering. E la frittata è stata servita, perché è difficile nel 2021 che qualcuno non abbia uno smartphone e che le foto non vengano poi diffuse.
Come non pensarci? Era così difficile organizzare qualche tavolo all’aperto, magari facendo felice un ristoratore locale in difficoltà dopo la prolungata chiusura degli scorsi mesi?
Domande impossibili da fare alla governatrice Tesei o al suo portavoce che, ieri, non hanno risposto alle ripetute chiamate del Fatto. Anche alla struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo solo imbarazzo per le fotografie e nessuna risposta ai cronisti in merito.
L’incontro con Figliuolo è stato voluto dalla Regione Umbria dopo le polemiche delle scorse settimane seguite alle parole del generale che esortava i governatori a “non fare annunci e vaccinare di più”.
Quindi, racconta un medico ieri presente alla visita del commissario, si respirava già una certa tensione tra la governatrice Tesei e l’uomo in mimetica, divenuta poi imbarazzo quando il generale si è reso conto del pranzo apparecchiato, con buffet, in corridoio, al chiuso, in completa violazione delle restrizioni ancora in vigore.
(da Il Fatto Quotidiano)
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