IL “CENTRINO“
QUALCUNO SA LA DIFFERENZA TRA CAMBIAMO, CORAGGIO ITALIA, NOI CON L’ITALIA, CENTRO DEMOCRATICO, AZIONE E ITALIA VIVA?
Spieghi il candidato, con parole sue, cosa distingue politicamente le seguenti sigle di partito: Cambiamo!, Coraggio Italia, Noi con l’Italia, Centro Democratico, Azione, Italia Viva.
In un ricorrente incubo notturno svolgo l’esame per diventare giornalista, ma il mio foglio resta tragicamente in bianco.
Non è solo un brutto sogno poiché se nella realtà dovessi rispondere a una domanda sul merito farei scena muta.
Nelle mie notti agitate c’è del metodo poiché tutti i simboli succitati potrebbero comporre quel Centro (forse all’inizio solo un Centrino) vagheggiato dai giornali in ogni retroscena che si rispetti.
Poi ho letto che due leader di prima grandezza di questa macchina da guerra in gestazione – Giovanni Toti (Cambiamo!) e Luigi Brugnaro (Coraggio Italia) – hanno litigato di brutto, e questo un po’ mi dispiace perché come pilastri della nuova entità dovrebbero dare il buon esempio. Come mai siano ai ferri corti non è chiarissimo anche se poi ho riflettuto che in tutte le grandi rivoluzioni, fatalmente, emergono dualismi spesso inconciliabili: Robespierre-Danton, Stalin-Trotsky.
Però, mentre lo scrivevo mi pentivo dei due infelici esempi che hanno avuto come epilogo, rispettivamente, la ghigliottina e una picconata.
Sono arcisicuro che quello tra Toti e Brugnaro sia solo un qui pro quo superabilissimo se solo la rappacificazione fosse agevolata da un paciere dotato del tatto necessario. Subito viene in mente uno come Matteo Renzi (Italia Viva), ma temo che al momento stia cercando di rispondere alla lettera di papà Tiziano. Perché non Carlo Calenda (Azione)?
Sarebbe perfetto se non fosse che ce lo dicono impegnato in tre o quattro risse: con Clemente Mastella, con il medesimo Renzi e con un vicino per questioni condominiali.
Poi, l’illuminazione: perché non affidare una fattiva mediazione a Maurizio Lupi (Noi con l’Italia), sempre così squisito e moderato nei modi, tanto che certe volte sembra trattenere il respiro per non disturbare.
Ecco, come federatore Lupi potrebbe essere per il Centro (o Centrino) ciò che George Washington ha rappresentato per l’America. Altrimenti toccherebbe dare ragione a Mario Draghi quando dice che piuttosto che guidare una simile, stravagante accolita di perdigiorno preferirebbe trovarsi un lavoro.
(da Il Fatto Quotidiano)
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